Venerdì 25 Marzo 2016: Celebrazione della Passione del Signore
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 25 marzo, si è svolta la celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo, suddivisa in tre momenti ben distinti, la liturgia della Parola, l’adorazione della Croce e la Comunione eucaristica. Il nostro parroco don Mauro Tramelli, che ha presieduto la cerimonia, era accompagnato dal cerimoniere Fabio e dal giovane Pietro, che hanno assicurato il servizio liturgico. Subito dopo essere entrato in chiesa nel più assoluto silenzio, don Mauro, rivestito della casula rossa, si è inginocchiato di fronte al crocifisso (velato anch’esso da un telo di colore rosso), posto in verticale ai piedi dell’altare su una base di legno. Si è quindi svolta la liturgia della Parola, durante la quale i fedeli hanno potuto ascoltare un suggestivo canto del profeta Isaia e un passo tratto dalla lettera di San Paolo agli Ebrei.
La cerimonia è quindi proseguita con la lettura del Passio, tratto questa volta dal Vangelo secondo Giovanni. Ad affiancare don Mauro, che ha letto la parte riservata a Cristo, sono intervenute le lettrici Angela Soressi e Paola Maestri. Niente omelia in questo giorno di lutto e di dolore per tutta la Chiesa, ma solo un profondo silenzio, riservato a una meditazione intima e personale. Subito dopo il cerimoniere ha letto le consuete preghiere universali in quest’ordine: per la Santa Chiesa, per il Papa, per tutti gli ordini sacri e per tutti i fedeli, per i catecumeni, per l’unità dei cristiani, per gli ebrei, per i non cristiani, per coloro che non credono in Dio, per i governanti e per i tribolati.
Si è quindi svolto uno dei momenti di più viva e profonda spiritualità della celebrazione odierna e forse dell’intera Settimana Santa, l’adorazione della Santa Croce, con l’ostensione della stessa ai fedeli raccolti in devota preghiera. Quando don Mauro ha tolto il telo dal crocifisso, ha ripetuto per tre volte l’invito all’assemblea ad adorare la Croce con le parole: “Ecco il legno della Croce, al quale fu appeso il Cristo, Salvatore del mondo“, al quale l’assemblea ha risposto in coro: “Venite adoriamo“. Dopo l’adorazione della croce da parte del celebrante e dei ministri presenti, anche i fedeli hanno potuto accostarsi in ordinata processione ai piedi del Cristo per riverirlo e adorarlo, e forse per trasmettere al Signore crocifisso la grande amarezza e il profondo dolore per i peccati che continuiamo a commettere, dimenticando il suo estremo sacrificio d’amore. Durante l’adorazione alcuni cantori hanno accompagnato l’austero rito con alcuni canti tradizionali adatti alla circostanza, come Ti saluto Croce Santa e Tu mi guardi dalla Croce. Poi, dopo la recita del Padre nostro e la Comunione eucaristica con le particole consacrate durante la Santa Messa di ieri, il celebrante ha congedato l’assemblea che è uscita in devoto e commosso silenzio, proprio come era entrata, senza innalzare né inni né canti.