Via Crucis del Venerdì Santo, anno 2016
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Si è svolta nella tarda serata di venerdì 25 marzo la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo, alla quale ha partecipato un grande numero di fedeli. Si tratta infatti di un appuntamento sempre molto sentito dalla nostra comunità parrocchiale e dall’intero paese, e i pontenuresi vi si mantengono fedeli, seguendo ogni anno con devozione e raccoglimento la processione che si snoda per le strade del nostro paese secondo il consueto itinerario (via Marconi, via Moschini, viale Togliatti, via Papa Giovanni XXIII e di nuovo via Marconi), lungo il quale sono distribuite le rappresentazioni delle varie stazioni. L’impegno profuso dai bambini e dai ragazzi nella preparazione delle stazioni rende più invitante ed emozionante il percorso, e anche gli anziani vincono la pigrizia e invece di rimanere chiusi in casa escono per seguire la processione, cantando e pregando in compagnia di parenti e amici, con cui restano poi a chiacchierare fino a tarda sera, dopo aver sostato davanti al Cristo morto in adorazione.
Come dicevamo poc’anzi, è stata una folla numerosa ma commossa e ordinata quella che nella sera del Venerdì Santo ha accompagnato in processione la croce e le statue attraverso le vie del paese, silenziose e deserte, ma illuminate come sempre da un gran numero di ceri e lumini, simbolo discreto della devozione e della pietà popolare. Ha aperto la lunga processione la croce di legno scuro, affiancata dai chierichetti con in mano i ceri votivi e preceduta dai musicisti della banda “Dal Val-Pegorini”, diretta dal maestro Walter Bolzoni. La croce, simbolo della passione e della morte del Signore, è stata portata per tutto il percorso dal signor Pagani e ha preceduto il nostro parroco don Mauro Tramelli, che ha presieduto la funzione, seguito a sua volta dalle statue del Signore morto e della Madonna Addolorata, portate rispettivamente dagli uomini e dalle donne del paese, e dalla lunga processione dei fedeli.
Ad attendere pazienti il passaggio del corteo, con indosso costumi dell’epoca, vi erano i bambini e i ragazzi del Catechismo, i giovani scout del Gruppo Pontenure 1 e gli scout adulti della Comunità Masci “Intorno al fuoco”, tutti chiamati per una sera a svolgere il ruolo di figuranti nelle postazioni loro assegnate. Con grande bravura e compostezza, i piccoli e grandi attori hanno rappresentato lungo il percorso dodici delle quindici stazioni attraverso le quali tutti i presenti hanno potuto rivivere i vari episodi della passione e della morte del Signore. Il ricordo di ciascuna stazione è stato accompagnato dalla lettura di brevi brani tratti dai Vangeli e da alcune suggestive meditazioni, mentre gli strumenti della banda “Dal Val-Pegorini” e le note dei canti della tradizione eseguiti con maestria dai cantori del Coro “La Torre”, accompagnati all’organo dalla maestra e direttrice Paola Valla, hanno scandito, ora con la musica, ora con il canto, i passi dei fedeli durante l’intera serata, fino al ritorno della processione in piazza Re Amato.
Dopo aver incensato le statue del Cristo e della Madonna collocate sugli scalini e presso il sagrato della chiesa, don Mauro ha preso la parola per un breve discorso, rivolgendosi con una domanda alla folla raccolta in piazza. “Chi abbiamo seguito in questa processione?“, ha chiesto il nostro parroco ai presenti, prima di fornire lui stesso la risposta: “Abbiamo seguito una madre addolorata e disperata che va a seppellire il Suo amatissimo figlio che si è sacrificato per la salvezza dell’intera umanità“.
Ha quindi ricordato le numerose tragedie che ci vengono dalla cronaca di questi giorni segnati dalla spietata follia e dal tragico errore dell’uomo, dal lutto e dal dolore provati da tante famiglie per la scomparsa dei propri cari innocenti. Abbiamo seguito, ha proseguito don Mauro, “un uomo rifiutato, nato in un’umile stalla, che si è offerto in sacrificio per ciascuno di noi ed è entrato volontariamente nella morte affinché ciascuno di noi possa entrare a sua volta nella Resurrezione“.
Dopo aver ricordato che il Sabato Santo ci permette di meditare nel silenzio e nella preghiera il sacrificio di Cristo, ha ringraziato pubblicamente chi ha organizzato la funzione e in particolare i bambini, molto posati e attenti, il coro “La Torre” e la banda del nostro paese, “che ci hanno permesso di cantare al Signore insieme ai nostri fratelli“. Dopo la recita del Padre Nostro e la solenne benedizione impartita da don Mauro, la funzione si è conclusa e la piazza ha iniziato lentamente a svuotarsi, ma è continuata fino a tarda serata la continua processione dei fedeli che si sono recati in chiesa per rendere omaggio al Signore morto e per sostare di fronte a Lui in devota riflessione e preghiera.