25 Aprile 2016, celebrato il 71° anniversario della Liberazione
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Si è svolta nella giornata di ieri, lunedì 25 aprile, la commemorazione del 71° Anniversario della Liberazione. La giornata è iniziata davanti al municipio, da dove il corteo delle autorità, preceduto dalla banda “del Val- Pegorin” e dal gonfalone del comune, decorato di medaglia di bronzo per il contributo dei suoi cittadini alla guerra di Liberazione, ha iniziato il suo percorso verso la chiesa.
La Santa Messa a suffragio di tutti i combattenti caduti, celebrata dal parroco don Mauro Tramelli e concelebrata da don Josuè Brito Da Silva, ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari del nostro comune, tra le quali il sindaco Manola Gruppi, il vice sindaco Angela Fagnoni, il maresciallo Luciano Salatino, comandante della stazione dei Carabinieri di Pontenure, gli assessori e i consiglieri comunali. Erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni combattentistiche con i loro labari e le loro bandiere, i partigiani dell’A.N.P.I. e gli alpini del gruppo A.N.A di Pontenure, ma anche i volontari della Protezione Civile e gli scout del M.A.S.C.I.
Durante la sua omelia il parroco ha sottolineato l’importanza del ruolo dei genitori e dei nonni nella trasmissione ai giovani dei valori e della memoria oltre che della fede. Dopo la funzione religiosa, tutti i presenti si sono trasferiti in piazza Re Amato, dove le commemorazioni sono proseguite davanti al Monumento ai Caduti. Dopo l’esecuzione da parte della banda dell’Inno di Mameli e l’alzabandiera, il sindaco Gruppi ha effettuato la tradizionale deposizione di una corona per rendere omaggio alle vittime della guerra.
Dopo la benedizione del parroco e il discorso del primo cittadino, un gruppo di ragazzi delle scuole medie ha letto alcune riflessioni e spezzoni di testimonianze sul tema della Liberazione. Successivamente il corteo si è diretto al cimitero, dove nel corso di un’altra breve cerimonia sono state deposte altre due corone d’alloro, una vicino alle tombe dei partigiani caduti in guerra e l’altra presso “Il luogo della memoria”.