NewOmi, la cerimonia d’inaugurazione del Bar OMI
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
NewOmi, la cerimonia d'inaugurazione del Bar OMI
La cerimonia d'inaugurazione
Spinti forse dalla curiosità, ma probabilmente anche invogliati dall’aria tiepida e piacevole di questo primo scorcio di primavera, numerosi sono stati i pontenuresi che a partire dalle sette di sera di venerdì 15 aprile hanno iniziato a radunarsi in un clima di gioiosa familiarità davanti all’ingresso dell’Oratorio, in attesa della cerimonia d’inaugurazione del “nuovo” Bar OMI, i cui locali sono stati oggetto negli ultimi due mesi di un profondo intervento di restyling e ringiovanimento.
Intorno alle 19.30 ha avuto inizio la parte ufficiale della serata. Erano presenti al sempre suggestivo rito del taglio del nastro, accolti con la consueta simpatia dal "padrone di casa", il nostro parroco don Mauro Tramelli, il sindaco di Pontenure Manola Gruppi, il vicesindaco Angela Fagnoni, il comandante della stazione dei Carabinieri maresciallo Luciano Salatino, oltre ad alcuni assessori e consiglieri comunali. Il momento è stato reso ancora più solenne dell’intervento dell’onorevole Paola De Micheli, la parlamentare originaria del nostro paese che attualmente ricopre la carica di sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e Finanze nel Governo Renzi.
Don Mauro, indossando la stola, ha dato inizio alla cerimonia con una breve orazione secondo la formula prevista dal rito, invitando poi tutti i presenti a recitare assieme il Padre Nostro. Ha quindi simbolicamente benedetto l’ingresso del Bar, posto insieme all’Oratorio sotto la benigna protezione della Beata Vergine Immacolata. Subito dopo la benedizione, don Mauro, il sindaco Gruppi e il sottosegretario De Micheli hanno proceduto assieme al taglio del nastro tricolore teso davanti alla scalinata, circondati da alcuni dei numerosi bambini e adolescenti che saranno chiamati ad animare quest’ambiente, ai quali viene offerta dalla parrocchia la straordinaria possibilità di crescere e formarsi attraverso l’apprendimento di saldi principi civili e morali, imparando anche ad amare la propria fede.
Come impone la consuetudine, al taglio del nastro hanno fatto seguito i discorsi ufficiali. Prendendo per primo la parola, don Mauro ha ricordato ai presenti che la sistemazione del Bar OMI è soltanto uno dei primi passi per «procedere oltre e far tornare nuovo tutto». Ha quindi ricordato brevemente la progressiva opera di riordino e ristrutturazione delle varie strutture e attività parrocchiali, effettuata seguendo le indicazioni pervenute dai parrocchiani stessi attraverso i questionari distribuiti in occasione del suo insediamento. «Stiamo andando proprio in questa direzione e avete visto che alcuni segnali forti ci sono», ha detto ancora il nostro parroco, invitando poi i genitori a cercare di «incentivare i ragazzi a rispondere allo sforzo compiuto dalla parrocchia per sfruttare in modo adeguato questi ambienti».
Don Mauro ha quindi tenuto a sottolineare come molto del merito per quest’attività sia da attribuire alla preziosa opera di tutta comunità, al Consiglio Economico, al Consiglio Pastorale, ai ragazzi del Gruppo Giovani, e alla nutrita squadra di volontari che quotidianamente lo stanno affiancando in quest’opera di rinnovamento. Don Mauro ha quindi concluso il suo breve intervento rivolgendo un reverente e riconoscente pensiero alla memoria di monsignor Silvio Losini, parroco di Pontenure dal 1952 al 1977, ricordando che è grazie alla sua straordinaria opera e all’instancabile impegno da lui profuso se il nostro paese può godere di un Oratorio così completo e ricco di strutture, tanto da far invidia a molte parrocchie della provincia e non solo. La memoria dell’antico pastore e il ricordo di tutto il bene da lui compiuto a beneficio della nostra comunità sono stati accompagnati da un lungo e prolungato applauso, che ha suscitato genuini sentimenti di profonda commozione in tutti i presenti.
È quindi intervenuta il nostro sindaco, avvocato Manola Gruppi, che ha esordito sottolineando come il Bar OMI abbia rappresentato «per generazioni di pontenuresi non solo un luogo d’incontro ma anche un punto di riferimento importante per la propria crescita, un luogo dove poter stare insieme come se fossimo a casa nostra». Ha quindi espresso il suo augurio che questo locale possa «continuare a vedere una partecipazione viva e attiva non solo dei nostri ragazzi ma di tutta la comunità di Pontenure, e che ognuno possa sentirlo e viverlo come se fosse proprio», per poi associarsi all’auspicio espresso da don Mauro che «i nostri ragazzi sappiano cogliere le molteplici possibilità che questo luogo può dare e che avvertano la necessità di tornare a stare insieme, a guardare in faccia il prossimo e possano collaborare tutti insieme per costruire rapporti umani sempre più solidi e profondi». Ha quindi espresso a nome di tutto il paese un sentito ringraziamento «al nostro Don, per tutti gli sforzi da lui compiuti per ridarci questo luogo e per tutti gli interventi di ristrutturazione che sta portando avanti per restituirci un oratorio ancora più bello», parole che sono state accompagnate da un sonoro e prolungato applauso e da vive acclamazioni.
Prendendo a sua volta la parola, visibilmente emozionata e commossa di trovarsi ancora una volta circondata dai suoi antichi compaesani, l’onorevole De Micheli si è lasciata andare a un momento di commozione essendo ritornata per la prima volta nel luogo che l’ha vista crescere «come cristiana e come cittadina» in compagnia del suo bimbo, il piccolo Pietro, nato soltanto da pochi giorni. Dopo essersi detta riconoscente a don Mauro per il gentile invito che le ha rivolto e per l’onore di poter tagliare il nastro di questo luogo così importante per lei, il sottosegretario si è lasciata andare di nuovi andare ai ricordi, individuando tra la numerosa folla presente alcuni di coloro che l’hanno accompagnata nel suo cammino di crescita. Rivolgendosi nuovamente al nostro parroco, gli ha esternato la sua viva soddisfazione e la sua personale gratitudine per l’opera da lui svolta «in un momento assolutamente difficile e complicato dal punto di vista economico» e per la sua capacità di «mettere insieme una squadra e delle risorse economiche per cominciare una trasformazione di questi luoghi» e per riportarli «allo splendore, al fulgore di un tempo», sottolineando la sua capacità di motivare i collaboratori e di vincere anche «le missioni che possono sembrare impossibili». «Anche se sicuramente sono più importanti le persone dei luoghi», ha proseguito l’onorevole, «quando questi luoghi sono accoglienti, sono frequentati e le persone che li frequentano sono molto motivate, questi ambienti, questi spazi fisici, diventano qualcosa di più di semplici posti. Per me la parrocchia, l’oratorio e la chiesa di Pontenure sono stati qualcosa di più, sono stati l’esperienza educativa più potente che quelli della nostra generazione sono stati in grado di avere, grazie ai sacerdoti, agli educatori e ai volontari di allora».
Ha quindi ricordato al sindaco e ai cittadini e a tutti coloro che frequentano la parrocchia che «il fatto di proseguire questa tradizione è un valore per la nostra comunità, un valore del quale dobbiamo essere gelosi e sul quale dobbiamo fare un grande investimento, un valore di cui dobbiamo avere davvero tanta tanta cura, perché non tutti possono avere a disposizione strutture di questo tipo», che contribuiscono in modo essenziale «a crescere e formare dei buoni cristiani e dei buoni cittadini». Forte della sua esperienza politica e professionale, l’onorevole De Micheli ha assicurato che «dove non ci sono luoghi così, non ci sono comunità così» e neppure «luoghi di accoglienza come questo, adatto a tutti, ai bambini, ai giovani e agli adolescenti, che vivono la fase forse più delicata della loro vita», dicendosi sicura che, se adeguatamente seguite e formate, «le nuove generazioni sapranno garantirci un futuro straordinario come quello che le precedenti generazioni hanno garantito a noi. Bisogna averne cura, e stasera inauguriamo uno dei gesti “di cura” che un sacerdote straordinario, la sua squadra e la sua comunità hanno voluto offrire alle nuove generazioni che crescono e si affacciano sul palcoscenico della vita». L’onorevole ha quindi concluso il suo discorso, accompagnato da un vivo e sentito applauso da parte di tutti i presenti, ringraziando nuovamente don Mauro, i suoi collaboratori e tutti coloro che si sono messi a disposizione per rendere possibile questa serata di festa per tutto il paese e la comunità parrocchiale.
Prima della visita al locale totalmente rinnovato e di una sosta al ricco e gustoso buffet preparato per l’occasione, ha preso brevemente la parola anche Claudio Boriotti, collaboratore dell’Ufficio Amministrativo della parrocchia, per ringraziare «tutti coloro che ci hanno aiutato ad arrivare fino a qua», tutti questi «volontari che sono sempre molto presenti nella vita della parrocchia e dell’oratorio, in particolare le segretarie, le cuoche e i “don Mauro Boys”, ossia i ragazzi del Cisco, l’educatore professionista che collabora con la parrocchia», prima di augurare con la consueta simpatia e l’abituale garbo buon divertimento e buon appetito a tutti i presenti, ansiosi e curiosi di visitare il "nuovo" Bar OMI.