Grande successo per la commedia “L’äva ditt c’ stäva mia bein”
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Grande successo per la commedia dialettale
L’äva ditt c’ stäva mia bein
Grande successo per il tradizionale spettacolo teatrale messo in scena dai bravissimi attori degli “I Amis ad Pontnur”, la Compagnia filodrammatica del nostro oratorio, che si è svolto presso il teatro OMI nella serata di sabato 10 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata. Quest’anno il numeroso pubblico presente, che non ha voluto mancare a questo sempre atteso appuntamento, organizzato in collaborazione con il Comune di Pontenure e la sezione Avis di Piacenza, ha assistito alla rappresentazione della commedia intitolata L’äva ditt c’ stäva mia bein, una brillante commedia dialettale in tre atti di Giorgio Tosi.
Tutti gli appassionati spettatori presenti in sala hanno potuto passare una spassosa serata all'insegna del divertimento e di grasse risate, appassionandosi alle vicende che hanno visto protagonista un presunto grande mago, interpretato da Salvatore Lodigiani, e la sua bisbetica sorella, interpretata da Marilena Segalini.
La commedia ruota infatti intorno alle vicende di Ettore, un “madgnon”, che si vanta di essere grande mago, capace di leggere i tarocchi, curare tutti i mali e le malattie conosciute, prevedere il futuro, dare i numeri del lotto e financo parlare con i morti, ma che in realtà non ha nessun particolare potere, oltre ad essere un uomo a dir poco ipocondriaco e terrorizzato dalla paura della morte, e della sua bisbetica sorella Adele, costretta a servirlo e a riverirlo tutti i santi giorni. Nel corso dello spettacolo si scoprirà che è la donna quella davvero in possesso di autentici poteri magici, che le consentiranno di sottrarsi al matrimonio con il cacciatore di dote Sergio (Carlo Galli), un perdigiorno interessato solo a mettere le mani sull'ingente patrimonio della donna, e a ricongiungersi finalmente con la sua perduta figlia Silvia (Claudia Ghisoni), avuta dalla donna in gioventù e che era stata costretta ad abbandonare su pressione del fratello, prematuramente scomparso a causa di un attacco cardiaco. Attorno a loro e alla loro casa ruotano altri personaggi minori che si rivolgono al mago per guarire da vari malanni, avere i numeri giusti da giocare al lotto e parlare con i morti ma che alla fine vengono inaspettatamente aiutati dalla sorella, come la svampita signora Maura (Lucia Ferrari), una donna di campagna, il Maggiore (Carlo Aldrighi), un galante generale in pensione, l'inconsolabile vedova Piera (Teresa Tramonti), desiderosa di parlare con il marito defunto, il giovane Filippo (Emanuele Fornaroli), figlio di Piera, sempre alla ricerca di denaro, un vecchietto (Danilo Braghieri) e perfino un esilarante maniaco che molesta le donne al camposanto (Renzo Merli).
Regista e rammentatrice dell'intero spettacolo è stata Marilena Segalini, presenza invisibile ma indispensabile dietro le quinte. Il numeroso pubblico presente in sala ha dimostrato con vivi e prolungati applausi il grande apprezzamento con cui ha accolto la rappresentazione, che può dirsi perfettamente riuscita anche grazie ad una scenografia particolarmente curata e suggestiva. Tutto l’incasso della serata è stato devoluto alla parrocchia per il finanziamento dei lavori di ristrutturazione dell’Oratorio OMI.