Come i bambini davanti al presepe
di Redazione Sito ·
Come i bambini davanti al presepe
Incuriositi dal luccichio intermittente delle luci, o forse dallo splendore della grande stella cometa come lo furono i Magi, attratti dal boscoso profumo del muschio o dal calore che sembra emanare da quella umile e povera grotta che nella pienezza dei tempi accolse il Creatore del mondo, anche quest’anno al termine della santa messa domenicale si è rinnovato il meraviglioso incontro dei bambini con il presepe realizzato nella nostra Chiesa.
Si tratta di un incontro già vissuto molte volte eppure sempre nuovo, carico di un magico fascino e di un significato profondo, con i bambini che dopo la messa, in compagnia di genitori e nonni, si accostano affascinati, curiosi di vedere, di scoprire, di capire, magari anche di toccare con le loro piccole mani, meravigliati dal luccichio delle luci, dall'acqua che scorre nel pozzo, dalla diversità delle statue, dalla rustica bellezza del paesaggio. I loro volti stupiti, con gli sguardi attenti, mentre ammirano quel paesaggio creato con abilità e passione da mani pazienti riportano tutti noi, distratti e sempre di fretta, a ritrovare le nostre radici, a recuperare l'essenzialità e la profondità del mistero.
E infine il loro sguardo si ferma sulla stradina di sassi bianchi e poi sulla capanna verso la quale la strada conduce gli occhi e i cuori di tutti, "in quell’umil riposo" dove la notte di Natale sarà deposta la statua di Gesù bambino, accanto alla Madonna e al suo sposo Giuseppe. Anche noi in quella notte saremo nuovamente chiamati ad unirci al canto gioioso degli angeli e a inginocchiarci come fecero i pastori, ritrovando ancora una volta la gioia e la meraviglia dei bambini e scoprendo così di nuovo il significato più profondo e autentico del Natale, l'ineffabile mistero della nascita di Colui che l'arcangelo Gabriele aveva annunziato e Giovanni ancora nel grembo materno aveva riconosciuto, "il creatore dei secoli che prende forma mortale per redimere gli uomini".