Prime ricognizioni sul dipinto della Madonna in trono con Santi in vista del restauro, si cercano sponsor per finanziare i lavori
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Prime ricognizioni sul dipinto della Madonna in trono con Santi in vista del restauro, si cercano sponsor per finanziare i lavori
Nella giornata di ieri sabato 23 dicembre, si sono svolte alcune operazioni preliminari in vista del restauro del grande quadro raffigurante la Madonna in trono con vari Santi attualmente conservato presso la sagrestia della nostra chiesa. Si tratta per la precisione dell'apertura dei cosiddetti «tasselli di pulitura», che consistono in piccoli saggi di pulitura allo scopo di valutare la consistenza e l'estensione di eventuali policromie sottostanti a quella visibile sulla superficie della tela.
Ad essere incaricato di queste prime ricognizioni sul dipinto è stato ancora una volta il restauratore Davide Parazzi, abile ed esperto specialista che nei mesi scorsi era già stato chiamato a curare il restauro di un altro dipinto appartenente alla nostra parrocchia, il seicentesco quadro ad olio su tela raffigurante il Compianto sul Signore morto, anch'esso conservato in precedenza presso la sagrestia, il cui restauro è stato completato nei mesi corsi. La presentazione ufficiale del dipinto, il cui restauro è stato effettuato grazie ad una generosa donazione di una parrocchiana, si terrà presso la nostra parrocchia sabato 6 gennaio.
Il grande dipinto ad olio su tela (255 x 155 cm) che è stato sottoposto alle prime indagini da parte del dottor Parazzi mostra la Madonna attorniata da quattro figure di Santi che le recano omaggio all'interno di un tempio. La Beata Vergine è raffigurata seduta, con il Bambino poggiato sulle ginocchia. Sulla destra, in piedi, compare Sant'Apollonia, che indica la Madonna con la mano sinistra, accanto a lei si trova le pinze e una chiostra di denti, attributi del suo martirio. Accanto a lei si trova inginocchiato Sant'Isidoro, con un arnese da contadino nella mano sinistra. Segue la figura in ginocchio di Sant'Antonio Abate, vestito di abiti monacali. In piedi, sulla destra, si trova infine San Paolo Eremita. Sul bastone di Sant'Antonio compare la data a cui dovrebbe risalire il quadro: 1642.
Secondo una perizia compilata in occasione dei grandi lavori di restauro che hanno interessato la nostra chiesa parrocchiale sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso, l'autore del dipinto palesa i modi di un artista educato all'interno della cultura figurativa emiliana, ed in particolar modo su alcune tipologie desunte da Ludovico Carracci. Sembra comunque che questi echi siano abbastanza vaghi e generici, tali da non poter far pensare né ad un’opera di scuola né di bottega, quanto piuttosto ad un artista che segue più o meno da vicino modelli già da tempo acquisiti con un consistente influsso della contemporanea pittura di area lombarda.
Per il restauro del dipinto, per il quale è già stata ottenuta l'apposita autorizzazione da parte della Sopraintendenza, la nostra parrocchia è alla ricerca di sponsor che contribuiscano alle spese di restauro. Per saperne di più vi invitiamo a rivolgervi al nostro parroco don Mauro.