Domenica 25 febbraio, anche gli scout della nostra parrocchia festeggiano il Thinking Day all’insegna dello slogan #ungestodipace
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Domenica 25 febbraio, anche gli scout della nostra parrocchia festeggiano il Thinking Day all'insegna dello slogan #ungestodipace
Il 22 febbraio di ogni anno, in occasione del compleanno di lord Robert Baden-Powell e di sua moglie lady Olave, i fondatori dello Scoutismo e del Guidismo, le guide e gli scout di tutto il mondo hanno l’opportunità di riflettere ed agire concretamente per rafforzare il movimento scout e la fratellanza internazionale. Infatti, sin dal lontano 1932, in questo giorno speciale viene celebrato il World Thinking Day, meglio noto in italiano come Giornata del Pensiero, un appuntamento assai importante e sentito per gli oltre 50 milioni di scout di tutte le nazionalità che sono sparsi nel mondo.
#ungestodipace, questo è stato l'efficace slogan scelto dall'AGESCI per celebrare la Giornata del pensiero di quest'anno, allo scopo di sostenere e promuovere, alla luce degli avvenimenti delle ultime settimane che hanno riacceso una pericolosa e violenta spirale verso una nuova corsa agli armamenti, una decisa presa di posizione a sostegno della Pace, seguendo l'invito e l'esempio di papa Francesco che il 23 febbraio scorso ha convocato una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la Pace.
Nella mattinata di domenica 25 febbraio anche i giovani esploratori e lupetti appartenenti al Gruppo Scout della nostra parrocchia si sono riuniti tutti assieme per celebrare questo momento così particolare e significativo per tutta la famiglia scout, senza lasciarsi per nulla spaventare dal maltempo e dall'intenso freddo che hanno colpito il nostro paese in questi ultimi giorni di febbraio. Nel corso del consueto incontro settimanale, prima di prendere parte alla santa messa domenicale, tutte le componenti del gruppo si sono divise in pattuglie per riflettere attraverso giochi, video e canzoni sul tema della pace. Per essere davvero efficace la costruzione della pace deve partire da ciascuno di noi e non sono necessari grandi discorsi o iniziative eclatanti: basta distruggere l'odio e la violenza, sostituendo il litigio con un sorriso, la cattiveria con la bontà, il pugno con una stretta di mano, il dispetto con un sorriso fraterno, e seguire con impegno e fedeltà il Vangelo, per divenire "artigiani del bene comune".