Domenica 20 Maggio, celebrata nel Parco Raggio la solennità di Pentecoste
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Domenica 20 Maggio, celebrata nel Parco Raggio la solennità di Pentecoste
Domenica 20 maggio alle ore undici la santa messa è stata celebrata nel Parco di Villa Raggio. È infatti dal 2004 che, tempo permettendo, la Comunità MASCI di Pontenure propone al presbitero tale iniziativa ed ogni volta la straordinaria bellezza della natura, saggiamente curata dall'uomo, ci lascia senza parole. Bellezza, armonia, ricchezza di forme e di sfumature sono lì ad accoglierci, a far da cornice al nostro desiderio di stare insieme e sentire l’abbraccio avvolgente di quel Padre che tanto ci dona gratuitamente. Dobbiamo solo guardarci intorno e fermarci a godere di tutto ciò. Per tali ragioni noi scout pensiamo che una messa all'aperto sia il modo più bello per condividere un tesoro e sentire forte il legame che unisce la Terra al Cielo.
Quest'anno poi la data ha coinciso con la ricorrenza della Pentecoste, festa che ricorda a noi cristiani la discesa dello Spirito Santo sui discepoli dopo i cinquanta giorni in cui essi, smarriti e spaventati erano rimasti quasi nascosti. Come ben evidenziato nella liturgia del giorno, il Figlio di Dio non ci ha lasciati soli dopo la sua morte e Resurrezione, ci ha lasciato un amico che ci accompagna e ci è vicino in ogni momento della vita. Un amico che non si limita ad augurarci "Buona strada!" (come recita il saluto scout), ma fa la strada con noi, come ha fatto con i discepoli di Emmaus.
Come sempre accade nelle celebrazioni officiate da don Mauro, i gesti e le parole hanno lasciato il segno. A ciò hanno contribuito pure i bambini del secondo anno del percorso di catechismo che, al momento dell'offertorio, con la loro candida veste arricchita dai simboli dei sette sacramenti (di cui si è parlato durante l’anno) hanno formato un corteo. Così, ben distesa, è stata da loro portata all'altare la tovaglia precedentemente realizzata ed abbellita da foglie colorate e stampate e con essa è stata rivestita la mensa. Al centro ne spiccava una più grande e davvero speciale perché, come ha spiegato don Mauro «caduta da un cesto di fiori, è stata trovata sul sagrato al termine del funerale del piccolo Guglielmo e tenuta come segno, perché oggi fosse presente in mezzo a noi». A seguire alcuni lupetti, scout, e adulti scout hanno portato all'altare i simboli dell'Eucarestia, il grande Cero pasquale che simboleggia lo Spirito Santo e i fazzolettoni dell'AGESCI e del MASCI, a testimoniare l’appartenenza alla grande famiglia fondata da lord Baden Powell.
Una celebrazione gioiosa, intensa e partecipata, nella quale la chiesa della Terra si è unita a quella del cielo e forte si è sentita la presenza di chi, da lassù, ci ama e ci protegge nella comunione dei santi. Il tutto avvolto dal verde e dal profumo dell'erba da poco tagliata, dalle grandi piante frondose, da un cielo azzurro come l’azzurro delle camicie scout, da un sole che filtrava dall'alto dei rami, come a dare luce e vigore. E per concludere, a celebrazione ultimata, il nostro grande don ha proposto al coro di guidare tutti i genitori presenti nel canto di Fabrizio de Andrè "Il pescatore" (1968), di cui mi piace ricordare queste parole «….versò il vino, spezzò il pane, per chi diceva: ho sete, ho fame».
Per il MASCI, Rosita