Centoquarant’anni dalla consacrazione della nostra Chiesa (5 ottobre 1878-2018)
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Una ricorrenza importante
Centoquarant'anni dalla consacrazione della nostra Chiesa (5 ottobre 1878-2018)
«Non vi ha memoria che questa Chiesa sia stata consecrata, e neppure in Chiesa vi ha segnale di consecrazione», così scriveva nel lontano 1877 l’allora arciprete di Pontenure don Gioacchino Cella, rispondendo ad una specie di questionario inviato dalla Curia in previsione della prima visita pastorale alla nostra Parrocchia di monsignor Giovanni Battista Scalabrini, eletto solo l’anno precedente vescovo di Piacenza. La visita pastorale, che ebbe luogo il 25 novembre 1877, avveniva al termine dell’ingrandimento della chiesa promosso proprio in quegli anni dall'arciprete Cella che molto si spese per restituire il giusto decoro all'edificio e adeguarlo al sempre crescente numero della popolazione. Numerose furono le disposizioni lasciate da monsignor Scalabrini in quell'occasione: si dava ordine, tra le altre cose, di restaurare il sepolcro in cui è deposto il simulacro del Signore morto, esporre il sigillo di autenticità presso la reliquia di San Pietro Apostolo, dipingere una croce sugli altari di Sant’Antonio (navata di sinistra) e di San Rocco (navata di destra) e far dorare un ostensorio feriale e una patena d’argento.
Tutte queste disposizioni vescovili dovettero essere state adempiute con scrupolo dal Cella, perché meno di un anno dopo, il 5 ottobre 1878, monsignor Scalabrini tornava a Pontenure per officiare la solenne cerimonia di consacrazione della nostra chiesa secondo il rito di Santa Romana Chiesa. In quell'occasione avveniva la definitiva consacrazione del tempio e la dedicazione al nostro patrono, San Pietro, del vecchio altare maggiore, andato purtroppo perduto nel 1939. Nell'altare venivano racchiuse le reliquie appartenenti ai santi apostoli Pietro, Paolo ed Andrea e ai santi martiri Antonino e Giustina, patroni e protettori di Piacenza. «Affinché rimanga inoltre di questa consacrazione perpetua memoria», scriveva monsignor Scalabrini, veniva concesso un anno di vera indulgenza e in futuro, nell'anniversario della consacrazione, quaranta giorni di indulgenza, nella forma consueta della Chiesa, «a tutti i fedeli che visiteranno questa nostra chiesa». Inoltre, su richiesta dell’arciprete Cella, monsignor Scalabrini decretava che l’anniversario della consacrazione venisse celebrato il 5 ottobre di ogni anno dal parroco in carica e da tutti i suoi successori. A memoria di questo importante evento resta una lapide appesa al muro vicino alla porta di sinistra, recentemente "riscoperta" e valorizzata con lo spostamento del dipinto che la ricopriva da alcuni anni.