Giovedì 18 Aprile, la santa messa “in Coena Domini”
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Giovedì 18 Aprile, la santa messa "in Coena Domini"
«Quando venne l'ora, Gesù prese posto a tavola e gli Apostoli con lui, e disse loro...» (Luca 22,14-15)
La Santa Messa "in Coena Domini" ha avuto luogo nella serata di ieri, giovedì 18 aprile, dando inizio al periodo del Triduo Pasquale, che lo stesso parroco ha definito «centro della nostra fede». La celebrazione ospita un gran numero di momenti significativi, dalla presentazione degli Oli Santi alla reposizione del Santissimo Sacramento, dalla lavanda dei piedi alla tradizione, che prosegue ormai da qualche anno, di riconsegnare i germogli di frumento coltivati dai bambini del catechismo. Tuttavia ciò che principalmente ricorda la Santa Messa “in Coena Domini” è proprio l’Ultima Cena, consumata dal Cristo e dai discepoli prima della Passione, rievocata grazie alla presenza di 12 bambini, di tutte le età, attorno all’altare.
Bambini e ragazzi erano numerosissimi e, prima della celebrazione, molti di loro hanno deposto ai piedi dell’altare i vasetti con le piantine di frumento, coltivate con la massima attenzione durante gli ultimi giorni di Quaresima. I germogli, gli uni diversi dagli altri, stanno a significare che ognuno di noi, pur avendo gli stessi propositi degli altri, si impegna in misura maggiore o minore; nonostante questo tutti i vasi meritano di essere portati davanti a Gesù, come i bambini hanno fatto durante la processione verso l’altare della reposizione, con la promessa di essere più attenti nelle occasioni future.
All’inizio della celebrazione Don Mauro ha portato all’altare gli Oli Santi, consacrati la mattina stessa dal Vescovo in Cattedrale. Si tratta del sacro Crisma, olio mescolato con profumo, rappresentante il dono dello Spirito Santo che avviene attraverso i sacramenti del battesimo, della cresima e dell'ordine sacro, dell'Olio dei catecumeni e dell'Olio degli infermi, che sono invece il segno visibile della forza divina che libera dal male e ci sostiene nel momento della prova e della malattia e vengono utilizzati per amministrare i sacramenti del battesimo e dell'unzione degli infermi. Il significato e l’utilizzo degli Oli è stato poi ricordato durante la riflessione sul vangelo.
Sempre nelle prime battute della Santa Messa, il Gloria, cantato dal Coro "Perfetta Letizia" e accompagnato dalle campane a festa, ha dato inizio al Triduo Pasquale. Proprio a proposito delle campane, che hanno suonato per l'ultima volta a distesa prima di tornare a far udire il loro squillo nella notte del Sabato Santo, per annunciare la resurrezione del Signore, in questi giorni la nostra Parrocchia ha lanciato l'iniziativa dal titolo "Adotta una campana", allo scopo di provvedere ad alcune riparazioni urgenti e straordinarie delle cinque campane che da più di cinquant'anni risuonano dall'alto della nostra millenaria Torre.
Parlando con i bambini durante la sua omelia, Don Mauro ha spiegato ampiamente il significato di Giovedì, Venerdì e Sabato Santi. Ripercorrendo le varie celebrazioni si arriva al Sabato, giorno di assoluto silenzio, che precede la Santa Messa della notte in cui si festeggia l’avvenuta resurrezione. In particolare la Via Crucis esprime al meglio la nostra vita quotidiana: nei momenti di gioia e di dolore, possiamo sempre identificarci in una delle 15 stazioni.
Dopo l’omelia Don Mauro ha compiuto il gesto ricordata nel Vangelo di Giovanni, ossia la lavanda dei piedi, per poi proseguire con la celebrazione. La celebrazione si è conclusa nel silenzio: dopo la processione verso l’altare della reposizione dove è stato riposto il Santissimo Sacramento, molti fedeli sono rimasti in preghiera e in adorazione, preparandosi alla Pasqua.