Parlare del “Presepe” è come tornare indietro nel tempo…
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Parlare del "Presepe" è come tornare indietro nel tempo...
Una riflessione personale sul significato presepe e qualche foto del presepe realizzato anche quest'anno presso la nostra chiesa
Parlare del "Presepe" per me significa tornare indietro nel tempo, quando ci si metteva entusiasmo ed emozione nel prepararlo in famiglia e soprattutto con i componenti della stessa. Ognuno partecipava nel mettere le statuine, con attenzione perché erano di ceramica colorata ed alcune fatte orgogliosamente con le nostre manine per cui molto delicate.
La mia mamma ci descriveva, eravamo in sei, gli abiti, il ruolo nella presenza di ogni pezzo, perché erano semplici personaggi tutti impegnati in un cammino faticoso seguendo la scia luminosa di una stella nel cielo buio verso un'unica meta sconosciuta, che attirava i pastori con una forza gioiosa e li spingeva tutti ad andare avanti verso di lei, fino a quando la cometa, finalmente e improvvisamente, si fermava raggiante su di una semplice mangiatoia.
Nel seguire il racconto, realmente in quei momenti nella mia ingenuità mi sentivo parte di quel pellegrinaggio e curiosa desideravo sapere chi fosse quel Bambino che con i genitori si lasciava scaldare dal fiato di due semplici animali, ma riusciva con una potenza magica e irresistibile a chiamare a sé tante persone. Mi chiedevo e vagavo con la fantasia fanciullesca, lontano dai mezzi d'informazione attuale, mentre la mia mamma parlava dolcemente, perché non fosse nato in una casa comoda e calda come la mia dato che era Figlio di Dio?
Tante domande che poi lasciavo cadere perché l'armonia e la serenità che quell'insieme di statuine, posizionate tanto vicine quasi da scontrarsi, creavano e donavano alla famiglia e ad ognuno di noi bambini una forte speranza all'attesa di quel Bambino che nascendo avrebbe cambiato in meglio il mondo.
Oggi sembra inverosimile tanta tenerezza nelle nuove generazioni verso il presepe, nostro segno di Cristianità, perché tutto si racchiude nel Natale consumistico e il presepe ha lasciato il posto, in molte case, al luccichio dell'albero.
(Nostalgia di una parrocchiana legata al presepe)
Di seguito proponiamo invece qualche fotografia del grande presepe, tutto fatto a mano e con molte statue ed elementi meccanici, da un piccolo ma appassionato gruppo di volontari nella cappella di San Rocco, presso la navata destra della nostra chiesa parrocchiale. Passate a visitarlo di persona e magari soffermatevi anche per una breve preghiera, non ve ne pentirete!