Domenica 26 Gennaio, grande festa in Oratorio in onore di San Giovanni Bosco
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Domenica 26 Gennaio, grande festa in Oratorio in onore di San Giovanni Bosco
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Come tutti senz'altro sapranno, San Giovanni Bosco è ricordato e venerato come maestro della gioventù e fondatore degli Oratori. Anche nel nostro paese, tanti ragazzi di ieri, forse un po' meno di quelli di oggi, hanno frequentato (o frequentano) l'Oratorio OMI, riconoscendo ancora oggi, ormai grandi e genitori, il bene ricevuto e i bei tempi trascorsi con gli amici, in sana allegria. Per Don Bosco, la preoccupazione maggiore era quella di recuperare ogni giovane, pur traviato che fosse, non sempre per colpa sua, perché potesse recuperare la sua dignità di persona, amata da Dio. "Voglio essere il salvatore di questi giovani", soleva infatti ripetere il santo sacerdote piemontese. Questo santo prete era considerato "matto" perché si consumava troppo per i suoi ragazzi. Anche oggi, chi fa troppo per gli altri, regalando tempo e beni per chi ha poco o niente, è considerato matto. Ma se le cose stanno così, Uno che intercede in croce per il nostro amore è davvero il matto più grande?
Anche quest'anno la nostra comunità si è ritrovata per festeggiare San Giovanni Bosco, anticipando ancora una volta la memoria di questo santo che dalla Chiesa viene ricordato nella liturgia il 31 gennaio. Nella mattinata di ieri, domenica 26 gennaio, si è svolta infatti la consueta giornata di festa in onore di questo popolare santo, sempre molto caro alla devozione dei Pontenuresi. Come da tradizione, i festeggiamenti sono stati aperti dalla santa messa delle ore undici, alla quale come è ormai consuetudine hanno preso parte tantissimi bambini e ragazzi del Catechismo che, come avviene durante una festa di compleanno, si sono stretti in una sorta di gioiosa e spontanea preghiera attorno al "festeggiato", rappresentato in questo caso dal quadro raffigurante Don Bosco che venne realizzato nel lontano 1936 dalla pittrice pontenurese Nuccia Camoni, esposto anche quest'anno da qualche settimana alla destra dell'altare.
La celebrazione, accompagnata dai suggestivi canti del Coro "Perfetta Letizia", è stata interamente animata dai lupetti e dagli scout del Gruppo Scout Pontenure 1, che si sono occupati di proclamare dall'ambone le varie preghiere e le letture, ma anche dell'offertorio. Nel corso della sua omelia, facendo riferimento al Vangelo del giorno (Matteo 4, 12-23), in cui si narra l'inizio della missione di Cristo in Galilea e della chiamata dei primi discepoli sulle rive del lago di Tiberiade, il nostro parroco don Mauro Tramelli si è rivolto come di consueto ai bambini e ai ragazzi chiedendo loro in che cose consista la conversione, spiegando poi che attraverso di essa Dio entra nella nostra tenebra e annuncia il Regno. "Il Regno di Dio nella mia vita quando è il riflesso di Dio, lo Spirito all'obbedienza. Accoglierlo per sentire che Lui ci chiama, l'ascolto a Gesù che mi chiama. Forse San Giovanni Bosco ha fatto questo ascoltato la chiamata che lo ha portato ad aprire gli oratori".
Al termine della celebrazione eucaristica la festa è proseguita presso i locali dell'ex Bar OMI, dove si è svolto il tradizionale pranzo benefico a favore dell'Oratorio, preparato da una piccola ma affiatata brigata di cuochi. La giornata si è conclusa in allegria nel primo pomeriggio con una bella tombolata con ricchi premi in palio, capaci come sempre di soddisfare pienamente le aspettative di tutti i fortunati vincitori!