Venerdì 19 Giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, le origini della devozione
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Venerdì 19 Giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, le origini della devozione
Se il mese di Maggio è dedicato in particolare alla devozione nei confronti della Madonna, nel mese di Giugno la Chiesa ricorda con particolare solennità il Sacro Cuore di Gesù. Nella nostra epoca, nella quale l’amore è spesso dissacrato o storpiato secondo le voglie o i desideri dei singoli, la devozione al Cuore divino del Signore ci riporta al vero volto dell’Amore, quello vero e incondizionato, spinto fino al sacrificio della Croce. Come leggiamo nel Vangelo secondo Giovanni (19, 33-34): «Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua», simbolo dei sacramenti fondamentali mediante i quali siamo salvati: il Battesimo e l’Eucaristia. A tanto arrivò l’amore del Signore per la nostra redenzione!
La devozione al Sacro Cuore, già praticata nell'antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse in particolare nel secolo XVII ad opera di San Giovanni Eudes e soprattutto grazie alle rivelazioni private della suora visitandina Santa Margherita Maria Alacoque. Era il 27 dicembre 1673, festa di San Giovanni Evangelista, quando Gesù apparve per la prima volta a santa Margherita, invitandola a prendere il posto che San Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena, ovvero posare il capo sul suo Cuore e le disse: «Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno». Una seconda visione Margherita la ebbe agli inizi del 1674, forse un venerdì; il Sacro Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce, quella della redenzione.
Santa Margherita ebbe tali apparizioni per i successivi diciassette anni, sino alla morte, che la colse il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni, nelle quali Gesù la chiamava «discepola prediletta», comunicandole i «segreti del suo cuore divino» nonché la conoscenza della «scienza dell'amore». Durante queste visioni il Signore lamentava l’ingratitudine degli uomini e la loro indifferenza, rivelando alla mistica che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai sacrilegi dei peccatori, ma ciò «che mi è ancor più sensibile è che sono i cuori a me consacrati» a provocare cocente dolore. Quindi chiese a Santa Margherita di supplire a tali mancanze, sollecitandola a fare la Comunione il primo venerdì di ogni mese e di prostrarsi, con faccia a terra, dalle 23,00 alle 24,00, nella notte tra il giovedì e il venerdì. Chiese ancora che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini fosse dedicato alla festa del suo Cuore.
La suora francese, proclamata santa il 13 maggio 1920 da papa Benedetto XV, ubbidì all'appello divino fatto attraverso le visioni e divenne l’apostola di una devozione che doveva trasportare all'adorazione dei fedeli al Cuore divino, fonte e focolaio di tutti i sentimenti che Dio ci ha testimoniati e di tutti i favori che ci ha concessi. La devozione al Sacro Cuore crebbe e si affermò nel corso dei secoli e il convento di Paray-le-Monial divenne meta di continui pellegrinaggi; nel 1856 papa Pio IX rese la festa del Sacro Cuore universale per tutta la Chiesa. Anche nella nostra Parrocchia il 22 dicembre 1846 veniva eretta con breve del papa Pio IX la Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù.
Sorsero così ovunque cappelle, oratori, chiese, basiliche, santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù. Si diffusero in modo inarrestabile quadri e stampe; si iniziò la pia pratica della Comunione nel primo venerdì del mese e si composero le litanie del Sacro Cuore, dedicando il mese di giugno al suo culto. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento intere nazioni come la Spagna, la Polonia, il Messico, il Brasile e molti altri paesi sudamericani vennero consacrati al Sacro Cuore. Si svilupparono inoltre numerose congregazioni religiose, sia maschili che femminili, strettamente legate a questo particolare culto, come la Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore fondata nel 1874 dal beato Leone Dehon (Dehoniani), quella dei Figli del Sacro Cuore di Gesù, congregazione fondata nel 1867 da San Daniele Comboni (Comboniani); le Dame del Sacro Cuore fondate nel 1800 da Santa Maddalena Sofia Barat e le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù fondate nel 1865 dalla beata Caterina Volpicelli.
Attualmente la festa del Sacro Cuore di Gesù viene celebrata il venerdì dopo la solennità del Corpus Domini, visto che detta ricorrenza è stata spostata alla domenica; il sabato che segue è dedicato al Cuore Immacolato di Maria, quale segno di comune devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, inscindibili per il grande amore donato all'umanità.