Domenica 4 Aprile, Pasqua di resurrezione: la gioia del Signore risorto abbraccia l’intera piazza
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Domenica 4 Aprile, Pasqua di resurrezione: la gioia del Signore risorto abbraccia l'intera piazza
"Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto, ora, regna vivo" (dalla Sequenza di Pasqua)
"Non cercate fra i morti Colui che è vivo. È risorto, non è qui. Il suo sepolcro ora è vuoto". Si potrebbero riassumere con queste parole, cantate dai cantori del Coro “Perfetta Letizia", il rinnovato stupore e la gioia profonda che hanno accompagnato la solenne celebrazione eucaristica delle ore undici di ieri mattina, domenica 4 aprile, solennità della Pasqua di resurrezione del Signore.
Come già avvenuto la sera del Venerdì Santo, un buon numero di fedeli hanno occupato le circa 200 sedie disposte ordinatamente e con le opportune distanze in piazza Amato Re, di fronte al sagrato dove si è svolta la santa messa, presieduta dal nostro parroco don Mauro Tramelli, durante la quale è risuonato ancora una volta l'annunzio di Pasqua: Cristo è risorto, alleluia. Questo dovrebbe essere, ha ricordato don Mauro durante la sua omelia, l'annuncio e il saluto che ogni cristiano dovrebbe diffondere ai parenti, agli amici, ai vicini e ai lontani, in questo giorno di esultanza, di redenzione, di resurrezione, di pace e concordia ritrovate.
Quest'annuncio è insito nel cuore del messaggio evangelico, rappresenta il mistero centrale della nostra fede. Lo dichiara con vigore l’apostolo Paolo: «Se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede». E aggiunge: «Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini» (1 Corinzi 15,14.19).
Questa domenica è infatti la domenica delle domeniche, la festa delle feste. È questo infatti il giorno in cui Cristo, il Signore della Vita, ha vinto per sempre la morte e il peccato, riaprendo col Suo sacrificio le porte del Cielo all'uomo caduto: novello Adamo ha riscattato e riconciliato con Dio tutta l'umanità. La resurrezione del Signore è così l'inaugurazione d'un ordine nuovo e universale; un'energia nuova è infusa nella creazione; un'epoca nuova e più felice è aperta nella storia. Tramontano i riti antichi, una nuova alleanza è stabilita, un nuovo comandamento è donato. È il comandamento dell'amore, la regola d'oro: «Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi» (Marco 12,31).
Dall'alba di Pasqua una nuova primavera di speranza investe il mondo; da quel giorno la nostra risurrezione è già cominciata, perché la Pasqua non segna semplicemente un momento della storia, ma l'avvio di una nuova condizione: Gesù è risorto non perché la sua memoria resti viva nel cuore dei suoi discepoli, bensì perché Egli stesso viva in noi e in Lui possiamo già gustare la gioia della vita eterna.
«La risurrezione del Signore è la nostra speranza» diceva un grande Padre della Chiesa, ormai poco ricordato, Sant'Agostino. La morte non ha l'ultima parola, perché a trionfare alla fine è la Vita. Occorre essere attenti perché questa nostra certezza non si fonda su semplici ragionamenti umani, ma si basa su di un solido e storico dato di fede: Gesù Cristo, crocifisso e sepolto, è risorto con il suo corpo glorioso. La sua risurrezione riguarda anche noi perché credendo in Lui, possiamo avere la vita eterna.
Alla fine della messa, l'annuncio della vittoria pasquale del Signore crocifisso e risorto è stato simbolicamente trasmesso anche dalle campane della nostra antica Torre, che hanno suonato a festa in questo sereno ma ventoso giorno d'inizio aprile, intonando il Christus Vincit, l'antico inno che veniva eseguito nel Medioevo in occasione delle incoronazioni imperiali, per ricordare a tutti gli uomini, anche ai più potenti, da dove proviene ogni potere e maestà terrena. Tornate a suonare dopo essere rimaste in silenzio per due giorni, i giorni del silenzio e del dolore, le note melodiose delle campane hanno ben presto abbracciato la piazza e trasportate dal vento sono volate leste per le vie del nostro paese, per annunciare il ritorno alla vita dopo l'oscurità della notte e ricordare agli uomini la bellezza della gioia vera, fondata sul Vangelo e sull'amore, amore per Dio e per il prossimo.
Di seguito qualche foto della santa messa del giorno di Pasqua celebrata ieri in piazza Amato Re. Un grosso grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la celebrazione, trasmessa come è ormai consueto in diretta streaming. E un grazie particolare alla signora Donatella Giorgi che ha messo a disposizione il suo appartamento per scattare alcune delle belle vedute panoramiche che si possono vedere di seguito.