Sabato 3 Aprile, la nostra Veglia illuminati dalla luce del Signore Risorto
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Sabato 3 Aprile, la nostra Veglia illuminati dalla luce del Signore Risorto
"O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio!" (dall'Exultet)
La luce di Cristo...Rendiamo grazie a Dio! Questo è il canto che, nella notte di Pasqua, squarcia il grande silenzio iniziato il Giovedì Santo. La luce, l'acqua e il ritorno del suono delle campane sono i simboli della Veglia Pasquale, celebrazione che è al centro dell'anno liturgico e della vita di ogni cristiano.
Ogni anno, nel buio della notte si accende un fuoco nuovo che rappresenta il nostro desiderio del cielo perché siamo stati rinnovati nello spirito grazie al sacrificio di Gesù Cristo e che riviviamo ogni anno. Dal fuoco si è acceso il Cero Pasquale e, a cascata, "passando" la luce, si sono accesi tutti i ceri delle persone presenti in chiesa, così che la luce prende il sopravvento sull'oscurità come Cristo sconfigge la morte con la sua risurrezione!
Con l'Exultet, in cui si proclama il trionfo del Signore risorto, si chiude questa prima parte della celebrazione e ci si prepara all'ascolto delle letture.
La liturgia della parola è iniziata con le letture dell'Antico Testamento, dalla creazione all'esodo e con i profeti Isaia ed Ezechiele, alternate con i canti del Coro "Perfetta Letizia" diretto da Silvia Riboni. Al termine delle letture dell'Antico Testamento, il coro ha cantato con gioia, seguito da tutta l'assemblea, il canto del Gloria che ha "sciolto" le campane e tutto ha ricominciato a suonare a festa!
La liturgia della parola si è conclusa con l'Epistola di San Paolo e il Vangelo di San Marco dove le donne, arrivate al sepolcro, lo trovano vuoto con un angelo che le avvisa che Gesù non lo possono trovare lì perché è risorto! Il Signore è risorto!
Nell'omelia Don Mauro confronta l'inizio e la fine della liturgia della parola, accomunati da un'espressione comune che è la paura. All'inizio, nella creazione, l'uomo si nasconde perché ha paura di Dio, mentre alla fine le donne hanno paura, ma è una paura interiore che incatena l'uomo e non lo fa uscire da sé stesso. Non si ha paura quando si sa che Lui è qui con noi, quando si riconosce che il Signore è risorto in ogni circostanza della nostra vita, quando riconosciamo che siamo peccatori, ma che Dio ci ha salvato!
Dopo l'omelia si è continuato con la liturgia battesimale. L'acqua per il Battesimo è stata benedetta e tutti abbiamo rinnovato le promesse battesimali. In ultimo Don Mauro ha asperso tutti con l'acqua benedetta simbolo di una chiesa rinnovata.
La liturgia eucaristica è stata l'ultima parte della celebrazione che si è conclusa con la benedizione finale e il canto Che gioia ci hai dato. La nostra gioia per la resurrezione di Gesù non deve concludersi con la Santa Messa, ma dobbiamo portarla nel mondo!
In ultimo, come ha detto Don Mauro, vogliamo ringraziare Luca che da un anno a questa parte, ha gestito, coordinato e presenziato a tutte le dirette streaming! Dirette streaming apprezzate da chi, per diversi motivi, non può essere presente alle celebrazioni. Grazie a lui e a tutto il team (in rigoroso ordine alfabetico: Annarita, Elisabetta, Fausto, Leopoldo, Livia, Giulio, Giuseppina, Luca F., Pietro, Rosita e Teresa) che si occupa di trasmettere le dirette streaming, tenere sempre aggiornato il nostro sito parrocchiale e seguire i vari canali social!