I Sacri Cuori di Gesù e Maria: due feste per una grande devozione
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
I Sacri Cuori di Gesù e Maria: due feste per una grande devozione
Se il mese di maggio è dedicato dalla Chiesa e dalla pietà popolare in modo particolare al culto di Maria Santissima, il mese di giugno è contraddistinto dalla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Dopo la grande solennità eucaristica del Corpus Domini, con le sue solenni processioni e le meravigliose infiorate, inoltrandoci lungo questo mese di giugno, troviamo infatti sul calendario due importanti festività, un tempo sentite assai più di oggi dalla venerazione del popolo di Dio.
Venerdì 11 e sabato 12 giugno la Chiesa universale celebra rispettivamente la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e la memoria del Cuore Immacolato di Maria. Queste due devozioni, che hanno radici antiche ma sono state riconosciute soltanto in epoca relativamente recente, si richiamano a vicenda, in modo indissolubile. «Tutte le generazioni mi chiameranno beata», aveva predetto di sé la Beata Vergine nel meraviglioso inno del Magnificat. Ogni apertura d’orizzonte sui tesori infiniti di amore e di grazia racchiusi nel Cuore di Gesù è infatti un richiamo anche a Maria. Per nove mesi la vita dei Figlio di Dio fatto carne pulsò ritmicamente con quella di Maria sua madre: un legame che non si è mai interrotto; anzi si è rafforzato da quando la Santa Vergine è stata assunta nella gloria eterna del cielo in anima e corpo.
Nella Bibbia il cuore indica il centro della persona e della volontà umana, il fulcro da cui scaturiscono i suoi sentimenti e il suo amore. Nel primo e più importante comandamento, il Signore stesso chiedeva al popolo che aveva scelto, dopo averlo liberato dalla schiavitù dell’Egitto, di essere amato con "tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze". In un papiro egiziano di circa quattromila anni fa, troviamo un'espressione poetica della comune nostalgia e del bisogno d’amore: "Cerco un cuore su cui appoggiare la mia testa e non lo trovo, non ci sono più amici!". Lo sconosciuto poeta egiziano era dolente per questo, ma noi siamo più fortunati, perché l’abbiamo questo cuore e questo amico, al pari di San Giovanni Evangelista che poggiò fisicamente il suo capo sul petto di Gesù nella notte dell'Ultima Cena.
La solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù si celebra ogni anno il venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini. Questa devozione, anche se già praticata dai primi cristiani, si diffuse nella Chiesa per via delle apparizioni a Santa Margherita Maria Alacoque, alla quale Gesù in persona disse che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini si doveva celebrare una festa speciale per onorare il suo Cuore che aveva tanto amato gli uomini da morire per loro. Era il 27 dicembre 1763 quando Santa Margherita ricevette la prima delle quattro apparizioni del Signore Gesù, che diedero origine a questa festa e alla pia pratica dei primi nove venerdì del mese, ma si è dovuto attendere un secolo perché un papa - Pio IX, nel 1856 - riconoscesse quelle apparizioni, estendendo questa festa a tutta la Chiesa. Sorsero così in tutto il mondo innumerevoli cappelle, oratori, chiese, basiliche e santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù. Proliferarono quadri e stampe raffiguranti il Sacro Cuore fiammeggiante, quasi sempre posto sul petto di Gesù che lo indica agli uomini; si diffuse la pia pratica del primo venerdì del mese; si composero le Litanie del Sacro Cuore, e il mese di giugno fu dedicato al Suo culto. Insomma un fiorire infinito di fede e grazie.
Il giorno che segue la solennità del Cuore di Gesù ricorre invece la memoria facoltativa del Cuore Immacolato di Maria. Questa devozione sorse nel XVII secolo ad opera del movimento spirituale del sacerdote e missionario francese San Giovanni Eudes (1601-1680), fondatore della Congregazione di Gesù e Maria, definito da San Pio X come "l’apostolo della devozione ai Sacri Cuori". Nel 1925 la Madonna apparve alla veggente di Fatima, Lucia dos Santos, e le promise che chi avesse ricevuto la Santa Comunione, si fosse confessato e avesse recitato il Rosario nei cinque primi sabati del mese sarebbe stato assistito da Lei al momento della morte. Nel 1942, papa Pio XII consacrò tutta l’umanità al Cuore Immacolato di Maria e ne aveva fissato la celebrazione al giorno 22 agosto, ottava dell’Assunta, per invocare il bene prezioso della pace per il mondo intero, allora squassato e sconvolto dalle devastazioni, dai lutti e dalla rovina del secondo conflitto mondiale.