Anna ed Emilia, due signore dalle mani invisibili e preziose
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Anna ed Emilia, due signore dalle mani invisibili e preziose
Il vincitore sarà dunque vestito di bianche vesti, non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. (Apocalisse 3,5)
L’amore, crediamo, si rileva con maggior chiarezza nelle piccole cose, nei gesti umili e discreti, fatti però con il cuore. Lo sanno bene due gentili signore, Anna ed Emilia che ormai da parecchi anni ogni settimana si recano a turno in sagrestia con capienti borse e borsoni per prelevare tovaglie per gli altari, purificatoi, manutergi e altri sacri lini "sporchi", per poi riconsegnarli, con estrema puntualità, soltanto pochi giorni dopo, ma questa volta ricolmi di "biancheria", in questo caso è d'uopo usare le virgolette, perfettamente lavata, stirata con maestria e che profuma di buono.
È senza dubbio un servizio prezioso quello svolto dalle mani invisibili e preziose di Anna ed Emilia, un impegno che ambedue portano avanti con grande piacere e passione (la signora Emilia addirittura dai tempi di don Gianni Vincini!), grate di poter contribuire in qualche modo, con queste piccole attenzioni, alla cura della nostra chiesa, la casa del Signore, che poi è la casa di noi tutti, e al decoro della liturgia eucaristica, capace di unirci, ogni volta in cui sull'altare si celebra il Santo Sacrificio, in un speciale e indissolubile vincolo di comunione e di carità a Cristo e ai fratelli.
Ovviamente non vogliamo certo dimenticare tutte le donne, e sono davvero tante, che hanno svolto questo servizio in passato o ancora le tante signore che, fino a non molti anni fa, hanno rammendato o addirittura tessuto e ricamato a mano alcune delle splendide tovaglie e degli altri arredi che sono ancora oggi gelosamente conservati, come un tesoro prezioso, nei capienti cassettoni e armadi della nostra sacrestia, per essere utilizzati nelle solennità e nei giorni di festa grande. È anche questo un patrimonio prezioso, da custodire con amore: la bellezza e il candore di tovaglie e paramenti ci fanno pregustare la solennità e la gloria dell'eterna liturgia che si celebra nella Gerusalemme celeste. Grazie di vivo cuore, dunque, a queste due signore e a tutte quelle che le hanno precedute per la loro silenziosa ma insostituibile opera, la ricompensa, ne siamo certi, ve la darà il Signore, il Datore di ogni talento!
Luca T.