1922-2022: cento anni di promesse
di Redazione Sito ·
1922-2022: cento anni di promesse
Il Centenario dello Scoutismo Piacentino
“Cosa chiedi?”
“Di diventare scout”
“Per quanto tempo?”
“Sino a che Dio lo vorrà”
“Conosci la Legge?”
“Si”
“Bene, recita la promessa”
“Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la Legge scout”.
Con queste parole da un secolo a questa parte migliaia di ragazzi, giovani ed adulti piacentini si sono impegnati a fare strada sui sentieri tracciati da lord Robert Baden Powell, BP per tutti coloro che hanno seguito le sue orme. E 100 anni dopo gli scout della zona di Piacenza hanno voluto celebrare la ricorrenza rinnovando tutti assieme la promessa. E così in centinaia ci siamo ritrovati in Duomo, in compagnia del nostro Vescovo Adriano, per partecipare alla veglia preparata per celebrare l’anniversario. Giovani ventenni gomito a gomito con arzilli ottuagenari, tutti col fazzolettone al collo, hanno ripercorso nelle testimonianze dei più grandicelli, un secolo di storia.
Dai tempi difficili del periodo fascista, alla guerra, dal boom economico sino ai nostri giorni. Molte cose sono cambiate in venti lustri, ma non gli ideali di chi intraprende la via dello scoutismo, e quindi del servizio. Come bene ha detto S.E. commentando la Scrittura scelta per l’occasione, paura, sgomento, sconcerto accompagnavano i due discepoli mentre si allontanavano, quasi scappavano, da Gerusalemme, diretti verso Emmaus; al contrario, dopo aver incontrato e riconosciuto il Maestro, hanno ripercorso a ritroso il cammino, tornando a Gerusalemme pieni di fede, coraggio, fiducia. Questa considerazione ha dato modo a mons. Adriano di evidenziare come Cristo, allo stesso modo con cui ha dato forza ai due di Emmaus, esortandoli a partire senza indugio per Gerusalemme, è vicino e da forza a chi vive il servizio. E chi è scout il servizio lo vive, sicuro di non essere perfetto, ma altrettanto certo di fare del proprio meglio, oggi come un secolo fa.
Babbo Lupo
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