Anche i bimbi della “Kwiaty Polskie” si mobilitano per aiutare l’Ucraina e invocare il ritorno della pace
di Redazione Sito ·
Anche i bimbi della "Kwiaty Polskie" si mobilitano per aiutare l'Ucraina e invocare il ritorno della pace
Un forte e sentito appello per la fine immediata della guerra di aggressione e il ritorno della pace in Ucraina si è levato nella mattinata di sabato 12 marzo anche dal nostro Oratorio parrocchiale. Protagonisti i piccoli alunni della Ludoteca – Scuola "Kwiaty Polskie" che, insieme alle loro insegnanti, non sono rimasti inerti a guardare ma hanno voluto offrire, a modo loro, una semplice ma sincera testimonianza dei loro sentimenti più profondi circa la grande tragedia che il popolo ucraino e il tutto il mondo civile stanno vivendo in questi giorni.
Con la spontaneità e l'inventiva così caratteristiche dei bambini gli alunni della Scuola polacca hanno preparato con le loro mani non soltanto dei disegni inneggianti alla pace e all'amicizia tra tutti i popoli, ma anche parecchi fiocchi e cuori con i colori della bandiera ucraina, il giallo e il blu, che sono poi i colori cielo e del grano, simboli di pace e prosperità, e delle caratteristiche bandierine che hanno le fattezze di una candida colomba, lo stesso uccello che portò a Noè il rametto d'ulivo che annunziava la fine del Diluvio e l'inizio di una nuova era di pace tra Dio e gli uomini.
L’opera messa in campo in questi giorni dalla Scuola "Kwiaty Polskie" e dalle sue insegnanti non si è però limitata soltanto a questa testimonianza, pur così importante e sentita. Anche i grandi infatti non sono rimasti a guardare con le mani in mano, tutt'altro! Sono infatti circa una ventina i pacchi e gli scatoloni contenenti generi alimentari, tra cui molti prodotti per l’infanzia, ma anche pannolini e salviette, donati in pochi giorni dai genitori dei piccoli alunni che hanno raccolto anche il contributo pronto e generoso di tanti amici, parenti e conoscenti.
Tutto il materiale raccolto verrà spedito quanto prima in Polonia, alla volta di Olkusz (città da molti anni gemellata con Pontenure), dove grazie al collegamento ferroviario diretto con Leopoli, situata nell’ovest dell’Ucraina, fin dall’inizio del conflitto stanno arrivando treni stracarichi di migliaia di profughi, quasi tutti donne e bambini, che in questi giorni sono stati costretti a lasciare le loro case a causa della violenza e della devastazione provocate dalla guerra. Ai "potenti" e a coloro che reggono i destini dei popoli, adesso, il compito di ascoltare la voce di chi rappresenta il futuro del mondo: un mondo che sognano, e noi con loro, libero, pacifico e solidale.
Luca T.
Questo slideshow richiede JavaScript.