“Osanna al Redentor”, la Domenica delle Palme ci introduce nella Settimana Santa
di Redazione Sito ·
"Osanna al Redentor", la Domenica delle Palme ci introduce nella Settimana Santa
"Osanna al Figlio di David, osanna al Redentor! Apritevi o porte eterne: avanzi il re della gloria."
"Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor". Bambini per mano ai nonni, ai genitori, affiancati ai catechisti, il popolo che pronto con le palme o il ramoscello d’ulivo stretti tra le mani a cantare Osanna. Questa era l’immagine che chi si avvicinava al ricovero aveva modo di vedere.
Gli ospiti della casa di riposo salutavano, contenti di risentire tante voci gioiose che hanno fatto capire loro che oggi, domenica 10 aprile, è una grande festa per tutti. Le festività coincidono con la fine delle restrizioni a causa del covid e tantissimi hanno voluto partecipare con il cuore pieno di gioia e fare festa, così come più di 2000 anni fa era successo a Gesù a Gerusalemme.
Dopo la consueta benedizione il lungo corteo, dopo aver invaso gioiosamente la via Emilia, è arrivato in chiesa. Dall’altare il colpo d’occhio di tante persone, che ordinatamente cercavano posto nelle panche è stato un momento commovente, non eravamo più abituati.
La gioia dei canti e il racconto della passione di nostro Signore ci ha preparati all’incontro con Lui. Un momento, come ha detto Don Mauro nell’omelia, che "è sempre festa perché donando la sua vita ha salvato la nostra". Ha inoltre spiegato che la Settimana Santa ci porta a capire appieno il mistero della Passione, Morte e Resurrezione, illustrando, con il suo solito modo semplice ed efficace, il significato della lavanda dei piedi e del messaggio evangelico del mettersi al servizio degli altri.
È una Pasqua che ci mette dinnanzi storie di guerra, di sofferenza, di violenza e a volte nei momenti difficili ci si chiede: Cristo dov’è? Lui è con chi soffre, con chi è triste, ma anche con chi è felice, con chi ha il cuore pieno di gioia ed è pronto per ascoltarlo. È con noi in ogni momento, e lo sarà fine alla fine dei tempi, come Lui stesso ha detto agli Apostoli, quando li ha salutati per l’ultima volta su questa terra, prima di tornare da dove era venuto, dal Padre Celeste che è nei cieli.
Tina e Carmine