Cronache e testimonianze esclusive dal campo estivo del Reparto “Ulisse”
di Redazione Sito ·
Cronache e testimonianze esclusive dal campo estivo del Reparto "Ulisse"
Dal 30 luglio al 7 agosto il Reparto "Ulisse" del nostro Gruppo Scout si è recato "in trasferta" a Ciregna, frazione del comune di Ferriere, per il tradizionale campo estivo. Qui i giovani scout sono subito partiti per un viaggio a stretto contatto con la natura attraverso l'accompagnamento di alcuni celebri film, come Pirati dei Caraibi. Una volta giunti al campo i ragazzi hanno dovuto montare le tende per dormire e i tavoli e le cucine per preparare il cibo e mangiare in autonomia. Sempre in autonomia i ragazzi hanno svolto gli hike. Gli hike sono piccole escursioni dove le squadriglie sono munite solo di cartina, bussola, coordinatometro e coordinate del luogo da raggiungere. I giovani esploratori, dopo essere partiti di buon mattino, devono quindi passare lontani dal campo base la notte. Un'altra attività tradizionale del campo estivo è la gara di cucina, in cui i ragazzi si sfidano tra di loro nel preparare un menù completo. Infine proprio l'ultima sera, che quest'anno è stata macchiata dalla pioggia, ai più grandi sono stati assegnati i totem, ossia nomi che li contraddistingueranno per sempre dagli altri scout. I ragazzi poi che si preparano a passare in Clan, lasciano le tende di squadriglia per passare una notte lontani dal resto del Reparto. L'ultimo giorno si è smontato tutto il campo, insieme ai genitori, per poi avviarsi tristemente verso casa in trepida attesa dell'uscita di apertura, pronti ad un altro anno di attività!
Simone Acconcia
Qui di seguito pubblichiamo invece volentieri la testimonianza di uno dei giovani esploratori che hanno vissuto questa bellissima esperienza, sempre molto attesa e sentita. Provare per credere, come ci suggerisce questo nostro giovane (e simpaticissimo) amico scout!
Il campo estivo è un'esperienza che consiglio a tutti, perché ti costringe ad abbandonare le comodità a cui siamo abituati, facendoti vivere a stretto contatto con la natura, ma soprattutto ti "immerge" nelle persone. Secondo me, questi giorni che abbiamo vissuto sono stati un'occasione unica per capire e conoscere meglio i compagni del Reparto, che per il resto dell'anno magari vediamo solo due ore alla settimana, al sabato pomeriggio. Invece, in questo periodo intenso ma ricco di scoperte ed emozioni, senti di appartenere davvero ad un'unica grande famiglia, perché devi convivere e collaborare con gli altri, non puoi farne a meno. Anche se magari si discute un poco, alla fine si canta tutti assieme attorno al fuoco, perché non è come gli amici, che te li scegli, ma con questi compagni ci capiti e bisogna andare comunque avanti e trovare dei punti di incontro.
Ma anche se a prima vista può sembrare un po' tragico, vi assicuro che il divertimento non manca: il fuoco alla sera, le tante attività, la siesta e lo svacco pomeridiano... anche il lavaggio dei piatti alla fine può rivelarsi una cosa piacevole. Si parla tanto tra di noi e ci si confronta, per trovare soluzioni ai problemi e fare un campo migliore, adatto a tutti. Non mancano però momenti di riflessione e commozione, felicità e al tempo stesso tristezza, come il rito di passaggio dei più grandi che passano in noviziato e la veglia alle stelle: una veglia attorno al fuoco in cui si ha un libretto di squadriglia che stimola ognuno a rispondere ad alcune domande di vita, non per forza inerenti al campo ma come va casa con i genitori, quando litighi o quando sei felice. Insomma si tratta di un mix di emozioni davvero unico, che crea un'esperienza indimenticabile. - Un giovane Esploratore
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