1° e 2 Novembre, l’esempio dei Santi e il ricordo di tutti i Defunti
di Redazione Sito ·
1° e 2 Novembre, l'esempio dei Santi e il ricordo di tutti i Defunti
Novembre, mese dei mortiquanta tristezza tu porti!Ma i cimiteri grandi e piccinidiventan giardini:e a sera, pei tanti luminilontani e vicini,sembrano cieli stellatidi regni incantati.(Uno strano giardino - B. Marini)
Novembre è considerato il mese dei morti, forse perchè anche la natura si prepara ai lunghi mesi invernali, attendendo la rinascita che recherà la primavera. In questi giorni dal sapore autunnale, una delle tradizioni più radicate che si rinnovano ancora oggi è la visita ai cimiteri per andare a trovare i nostri familiari defunti. Momento di preghiera, momento per ricordare coloro che ci hanno lasciato, momento di riunione familiare, il gesto di andare al cimitero, per portare un fiore, recitare una preghiera o anche solo sostare in silenzio, viene spontaneo a tutti in questo mese così particolare.
Sarà perché la morte con il suo carico di mistero inquieta sempre l’animo umano o perché è sempre forte il desiderio di sentirci vicini ai nostri cari che ci hanno lasciato, come cristiani dobbiamo compiere questi gesti non solo per mera tradizione o consuetudine ma perché, come professiamo nella Professione di fede, il Credo, crediamo nella vita eterna. Ciò significa che anteponiamo la vita alla morte; la vita in Dio, in cielo, di quanti si sono aperti, nella vita e nella morte, alla sua bontà e alla sua misericordia, nella fede, nella speranza e nell’amore. Le celebrazioni di questi giorni ci pongono davanti al mistero della morte, invitandoci a rinnovare la nostra fede e la nostra speranza nella vita eterna.
Nella festa di Tutti i Santi (1° novembre) celebriamo i meriti di tutti i santi, il che significa soprattutto celebrare i doni di Dio, le meraviglie che Dio ha operato nella vita di queste persone, la loro risposta alla grazia di Dio, il fatto che seguire Cristo con tutte le conseguenze è possibile, e ce lo dimostrano tanti esempi che illuminano la Chiesa come tante fiammelle anche in questo nostro tempo, come i nuovi martiri che, in troppe parti del mondo, testimoniano col sangue la fede nel Signore crocifisso e risorto. Una moltitudine immensa di santi, alcuni dei quali riconosciuti dalla Chiesa e molti altri sconosciuti agli uomini ma non a Dio, persone comuni che hanno vissuto la santità nel nascondimento della quotidianità. Essi sono tutti arrivati alla pienezza che Dio vuole per tutti. Insieme a loro, celebriamo e ricordiamo quindi anche la chiamata universale alla santità che il Signore rivolge a ciascuno di noi ogni giorno: «Siate perfetti com’è perfetto il Padre vostro che è nei cieli» (Matteo 5, 48).
Nel giorno della festa dei defunti (2 novembre), la Chiesa ci invita a pregare per tutti i defunti, non solo per quelli appartenenti alla nostra famiglia o per quelli che in vita ci erano più cari, ma per tutti, soprattutto per quelli che nessuno ricorda. In questo giorno, infatti, commemoriamo il mistero della Resurrezione di Cristo che apre a tutti la via della resurrezione futura. Il Signore risorto ci attende a braccia aperte: l’uomo che sceglie di porsi contro Cristo sarà tormentato in eterno dal ricordo di quello stesso amore che ha rifiutato. L’uomo che si decide per Cristo troverà in quell’amore la gioia piena e definitiva nella contemplazione di Dio, il Santo per eccellenza, che ci chiama alla perfezione, come ci ricorda nella sua certezza incrollabile il patriarca Giobbe: «Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro» (Giobbe 19,27).
Redazione Sito parrocchiale
Di seguito qualche foto delle sante messe che si sono celebrate martedì 1° e mercoledì 2 novembre nella nostra chiesa parrocchiale.