Gli alunni della “Kwiaty Polskie” celebrano il Giorno della Memoria ricordando l’esempio offerto da Lidia Maksymowicz
di Redazione Sito ·
Gli alunni della "Kwiaty Polskie" celebrano il Giorno della Memoria ricordando l'esempio offerto da Lidia Maksymowicz
Il 27 gennaio di ogni anno viene celebrata a livello internazionale la Giornata della Memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto, una data simbolica scelta perché nel lontano 1945, proprio in questo giorno, avvenne la liberazione da parte dell'Armata Rossa del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Non troppo tempo fa, lo scorso 16 ottobre, gli alunni della Ludoteca - Scuola "Kwiaty Polskie" hanno avuto la straordinaria occasione di incontrare di persona a Castell'Arquato una delle ultime testimoni viventi di questa immane tragedia del secolo scorso, la signora Lidia Maksymowicz.
Di origine bielorussa ma adottata da una famiglia polacca, la signora Maksymowicz, deportata da giovanissima insieme a sua madre nel campo di Birkenau, è l’autrice del libro La bambina che non sapeva odiare. La mia testimonianza. Il 70072, il numero di matricola che ella ha ancora oggi tatuato sul braccio, è diventato il simbolo della vittoria sull’odio e la sua testimonianza si è trasformata in un importante strumento di memoria, riconciliazione e pace.
Come ha affermato qualche anno fa papa Francesco, testimonianze come questa sono per noi dei doni preziosi, da custodire e far conoscere alle giovani generazioni, perché abbiamo il dovere di "mantenere vivo il ricordo del passato e imparare dalle pagine nere della storia in modo da non ripeterle, non fare mai più gli stessi errori". E durante la sua prigionia alcuni di questi errori, che sarebbe meglio definire crimini, forse tra i peggiori di tutti, la signora Lidia li ha sperimentati in prima persona sulla propria pelle, dato che è una dei duecento bambini sopravvissuti tra i tremila che furono sottoposti ai crudeli e inumani esperimenti medici del dottor Mengele e dei suoi scherani.
Nel corso della lezione svoltasi nella mattinata di oggi, sabato 28 gennaio, gli alunni della "Kwiaty Polskie" hanno approcciato con le loro insegnanti questo tema così importante e per certi versi impegnativo, per inquadrare nella giusta luce e comprendere meglio questi eventi così drammatici, molti dei quali ebbero luogo proprio nella Polonia occupata a quel tempo dai nazisti.
Dopo aver illustrato la vicenda personale di Lidia Maksymowicz, le insegnanti si sono confrontate con i ragazzi, maturando assieme a loro delle brevi ma profonde riflessioni circa libri, film, persone e storie relative all’Olocausto, conosciute magari anche attraverso la televisione oppure la scuola. I ragazzi hanno quindi scritto alcuni pensieri personali a riguardo, dai quali è stata ottenuta una frase in rima che suona quasi come una promessa solenne: "Non più succederà che non vedremo la luce della libertà", tradotta poi anche in lingua polacca.
Per dare voce in modo più concreto ai tanti pensieri e alle emozioni che sono emerse, i ragazzi hanno realizzato un cartellone con le stampe di alcuni disegni di Auschwitz, un cartellone che hanno poi decorato con filo spinato, rose rosse, stelle di David, colombe della pace e ovviamente anche con la frase da loro stessi composta, di cui si sono sentiti giustamente orgogliosi. Prima di salutarsi, al termine della lezione, alunni e insegnanti si sono ripromessi che anche negli anni a venire continueranno a parlare della Shoah, perché, anche se non è facile, è importante e doveroso non scordarsi mai del Giorno della Memoria e delle sue vittime innocenti.
Luca T.
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