Giovedì 2 Febbraio, la festa della Candelora, ricordando l’abbraccio del vegliardo Simeone
di Redazione Sito ·
Giovedì 2 Febbraio, la festa della Candelora, ricordando l'abbraccio del vegliardo Simeone
Quest'oggi, giovedì 2 febbraio, si è celebrata la festa della Presentazione del Signore al Tempio, meglio conosciuta dai fedeli come Candelora, una festività dal sapore mariano che viene a cadere esattamente quaranta giorni dopo il Natale. La scena che ci viene offerta in questo giorno, narrata dal solo Luca, unico tra gli evangelisti, rappresenta un gesto storico che trascende la storia e illumina il cuore degli uomini: in essa le generazioni s'incontrano tra di loro e tutto esprime con pienezza la grandezza del messaggio portato dal Figlio di Dio fattosi carne in mezzo agli uomini. In questo frammento di Vangelo, insomma, scorgiamo la comune vetta verso cui è chiamato ogni battezzato, quella della santità, e comprendiamo così il vero senso della santità cristiana: saper ricondurre e offrire a Dio tutto il mondo, perché solo in Dio ogni cosa e ogni uomo trova la vera pienezza del suo essere e la ragione intima della sua esistenza.
Commentando il Vangelo durante la santa messa delle ore diciassette, il nostro parroco don Mauro Tramelli ha ricordato che nelle Scritture i dettagli hanno grande importanza: tutto accade nel Tempio, da dove incessanti salgono a Dio le preghiere e le devozioni degli uomini, ma dove si manifesta, attraverso il Bambino Gesù, il compimento della promessa che era stata fatta ad Israele. La salvezza non è un fatto privato, ma un segno per tutti per riconoscere la gloria di Dio che si manifesta in Cristo, ha continuato don Mauro, spiegando che abbracciando il piccolo Gesù l'anziano vegliardo Simeone accoglie e abbraccia questo grande mistero, reso manifesto da Dio a tutti gli uomini.
Al termine delle numerose sante messe che si sono celebrate nella nostra chiesa, i fedeli si sono affollati davanti all'altare per prelevare le candele benedette all'inizio delle celebrazioni dal sacerdote, un segno visibile di quel "Cristo luce delle genti" che tutti noi siamo chiamati a testimoniare con le nostre azioni nel segreto della quotidianità. Da questa festa che illumina e riscalda questi freddi giorni invernali, infatti, scaturisce per tutti noi un impegno di non poco conto: la luce delle candele benedette deve spronarci a diventare a nostra volta luci, fiaccole, ossia autentici testimoni del Vangelo nella vita di tutti i giorni, proprio come i Santi Anna e Simeone, gli anziani profeti che, prima di terminare il loro cammino terreno, ebbero la ventura di poter rendere testimonianza al Messia promesso. Nella galleria che segue alcuni scatti realizzati in occasione della santa messa delle ore diciassette di quest'oggi.