Una Pasqua… in musica, grazie ai canti dei nostri Cori e non soltanto…
di Redazione Sito ·
Una Pasqua... in musica, grazie ai canti dei nostri Cori e non solo...
Anche se le campane, come prevede un'antica tradizione erano state "legate", e sono perciò rimaste silenziose per gran parte del tempo, questi ultimi giorni, segnati dai riti e dalle celebrazioni del Sacro Triduo e della Santa Pasqua, sono stati accompagnati da alcuni canti che hanno reso ancora più solenni la liturgia, elevando l'animo nella preghiera. I suggestivi canti eseguiti con non comune bravura e passione dai cantori dei nostri due Cori parrocchiali hanno infatti fatto eco ai nostri più profondi sentimenti di fronte al mistero della Passione, Morte e Resurrezione del Signore.
Dalla sorpresa di fronte al Maestro che lava i piedi ai suoi discepoli nella Messa in Coena Domini, "Tu lavare i piedi a noi, un Maestro non lo fa mai", come ci hanno ricordato i cantori del Coro "Perfetta Letizia", all'invocazione accorata "Resta con noi, non ci lasciar", mentre il Santissimo Sacramento veniva riposto nel sepolcro, fino al dolore e alla disperazione del Venerdì Santo, con i canti tradizionali che hanno accompagnato la nostra personale riflessione sulla Croce e sul sacrificio di amore che su di essa si è compiuto. Alla sera, poi, le voci del Coro "La Torre" e le musiche della Banda "Del Val-Pegorini" si sono piacevolmente fuse in occasione della tradizionale processione per le vie e le strade del nostro paese, guidando come ogni anno i nostri passi e i nostri pensieri.
Dopo il fervido silenzio del Sabato Santo, in cui la Chiesa attonita ha contemplato il mistero della morte del suo Signore, la gioia della musica è poi esplosa di nuovo nelle parole del Preconio, l’annuncio di Pasqua, cantato quest’anno con rara potenza vocale e non comune intonazione dal seminarista congolese Robert. Anche gli altri canti della Veglia pasquale, eseguiti dai cantori del Coro "Perfetta Letizia", diretti da Silvia Riboni, hanno ridestato in noi l’invincibile letizia che ci è comunicata soltanto dalla più Santa delle notti, la notte che vide il Signore risorgere dagli inferi: dal trionfale canto di vittoria degli Israeliti sul Faraone e il suo esercito all’esplosione festosa dell’Alleluia, tornato finalmente a risuonare nella nostra chiesa dopo il lungo digiuno della Quaresima.
Il trionfo della Resurrezione è stato anche il protagonista delle sante messe celebrate nel mattino di Pasqua, in particolare attraverso l’inebriante canto finale, il mottetto Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat, eseguito dai cantori del Coro "La Torre", accompagnati all’organo dalla maestra e direttrice Paola Valla. E così, in questi giorni di passione e trionfo pasquale, anche le note del canto sono salite al cielo, soavi come l’incenso, per la maggiore lode di Dio.
"La musica è capace di aprire le menti e i cuori alla dimensione dello spirito e conduce le persone ad alzare lo sguardo verso l’Alto, ad aprirsi al Bene e al Bello assoluti, che hanno la sorgente ultima in Dio”, ci ricorda papa Benedetto XVI, grande cultore della buona musica e restauratore della bellezza della liturgia, in uno dei suoi celebri discorsi riguardo a questo tema. Un sentito ringraziamento, dunque, alle nostre Corali e alle loro direttrici per aver reso ancora più bella e vera questa nostra Pasqua in Cristo!
Luca T.