Una buona impresa: raccolta alimentare a favore della Caritas parrocchiale
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Come ogni anno non si sono fatti pregare gli scout adulti della Comunità Masci "Intorno al fuoco" e sono scesi in campo ancora una volta, con l’entusiasmo e la generosità che li contraddistinguono! Non per una gara sportiva o per altre imprese ardite, ma per una causa ancora più buona e giusta, quella della carità, la carità "paziente" e "benigna" descritta dall’Apostolo Paolo nella prima lettera ai Corinzi.
Per tutta la giornata di sabato 21 ottobre i nostri scout hanno infatti presidiato discretamente il supermercato Conad di via Montale invitando i clienti che si recavano a fare la spesa a contribuire alla raccolta di generi alimentari di prima necessità a favore della nostra Caritas parrocchiale. In tanti hanno risposto con entusiasmo e generosità a questa iniziativa che sa di bello e di buono, contribuendo - chi nel poco, chi nel molto, ciascuno secondo le proprie possibilità - al successo della stessa. Ad affiancarli i volontari della Caritas parrocchiale, che allo stesso tempo hanno anche assicurato la regolare distribuzione delle borse viveri agli interessati presso la sede della Caritas, sita in via Roma.
Con l’aiuto della Divina Provvidenza, grazie alla generosità di tutti coloro che hanno contribuito e alla disponibilità della direzione del supermercato, in poche ore sono stati raccolti in tutto più di 800 chili di generi alimentari di ogni tipo, dalla pasta al latte, dai biscotti allo scatolame; particolarmente preziose sono risultate le donazioni di olio d’oliva e di zucchero, generi questi ultimi assai "pregiati" e ricercati che da qualche tempo scarseggiano in modo preoccupante nei magazzini della Caritas e che sono sempre particolarmente richiesti dagli utenti.
La Caritas della nostra Parrocchia, che lo ricordiamo opera in stretto concerto con i Servizi sociali del Comune di Pontenure, attualmente assiste una quarantina di nuclei familiari (in rapido aumento negli ultimi mesi: l’anno scorso le famiglie assistite erano poco più di trenta), garantendo la distribuzione di borse viveri due volte alla settimana (ogni martedì e sabato mattina), sulla base delle indicazioni ricevute dai Servizi sociali.
Tutto ciò è reso possibile dalla generosità dei parrocchiani e dall'indispensabile sostegno garantito dal Banco Alimentare e dal Programma Fead promosso dalla Comunità Europea. Il rapporto tra i volontari e le persone indigenti non è basato solo sullo scambio di alimenti, ma vuole approfondire ogni situazione familiare e personale, cercando di vivere la carità secondo lo spirito evangelico. Aiutare i poveri significa infatti andare alle radici del messaggio del Vangelo, acquisendo e testimoniando uno spirito di fratellanza universale, che ci aiuta e ci insegna ad operare con la convinzione che Dio-è-con-noi, con la certezza che è possibile costruire, qui e ora, dei modi di vivere più consoni alla dignità di ogni persona umana che solo in Dio trova la sua vera e piena realizzazione.
Luca T.