Dolcezze e amarezze del Catechismo, nell’ultimo incontro dei catechisti un’alleanza condivisa
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Dolcezze e amarezze del Catechismo, nell'ultimo incontro dei catechisti un'alleanza condivisa
Venerdì 18 novembre, alle ore 21, si è tenuto l’incontro dei Catechisti della nostra Parrocchia. All’appuntamento erano presenti alcuni dei catechisti e il nostro parroco Don Mauro. Durante la serata si è affermato ancora di più l’auspicio di costituire un gruppo di catechisti unito e coeso nella relazione e negli obiettivi durante tutto l’anno.
L’incontro è stata l’occasione per far esprimere ad ognuno dei presenti le dolcezze e le amarezze vissute attraverso l’attività di catechesi: al fine di mostrare con una modalità tangibile queste qualità, Silvia ha proposto di versare in un contenitore trasparente uno o più cucchiai di zucchero per "indicare" le dolcezze, e in un altro contenitore uno o più cucchiai di caffè per "pesare" le amarezze. Possiamo anticipare che al termine del confronto la quantità di zucchero nel contenitore, espressione delle dolcezze, era superiore alla quantità di caffè, che esprimeva le amarezze.
Fra le amarezze espresse, c’è chi ha parlato delle difficoltà nel coinvolgere i genitori nelle iniziative proposte; alcuni si sentono inadeguati al ruolo che sono chiamati a svolgere mentre altri, per inesperienza, ritengono di non conoscere le modalità formative della catechesi, infine c’è chi sente di essere solo a svolgere il proprio mandato. Nel formulare le proprie amarezze è stato detto che Don Mauro propone attività di supporto utili alla formazione dei catechisti, ma che per impedimenti di lavoro o familiari non sempre vengono accolte.
Le dolcezze espresse dai catechisti presenti sono state numerose e diversificate: pensando ai bimbi più piccoli c’è chi ha ricordato lo stupore di quest’ultimi durante l’ascolto, ma anche la curiosità e l’impegno durante le attività svolte; altri hanno sottolineato l’importanza della condivisione e della relazione con i bambini e le loro famiglie.
Inoltre è stato detto che il catechismo, come ogni attività educativa e formativa, è rivolto a soggetti diversi fra loro, quindi il linguaggio utilizzato deve essere adeguato al contesto. Questo lavoro di ricerca è sicuramente gratificante per chi lo svolge, ma anche per chi lo riceve: ci sono i bambini che partecipano al catechismo con gioiosa allegria, ed i ragazzi più grandi riescono a fare collegamenti fra quanto viene loro spiegato e le materie scolastiche.
Al termine dell’incontro, fra noi, si era creata un’alleanza condivisa: esprimere il proprio sentire ha creato le premesse per provare ad essere più uniti nell’impegno che ci attende.
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