I genitori dei nostri Scout in campo per l’autofinanziamento, davvero un bel modo di “fare scoutismo”
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
I nostri ragazzi crescono all’interno della comunità scout di Pontenure condividendo diversi valori ed esperienze, ma non sempre noi genitori conosciamo fino in fondo cosa significhi “fare scoutismo”.
Vediamo che i loro capi sono sempre molto attenti e impegnati nel tentativo di trasmettere il più possibile alle nostre famiglie, quali siano il metodo e i principi del percorso educativo scout, durante le uscite, le riunioni, attraverso giochi o momenti di riflessione.
Una di queste occasioni di condivisione di questi valori è stato vissuto domenica 12 novembre: i capi del Gruppo Pontenure I hanno chiamato a raccolta noi genitori di lupetti/e, guide e scout, rover e scolte, per realizzare un’attività di autofinanziamento.
“Gli scout sono laboriosi ed economi” scrisse Baden Powell, fondatore dello scoutismo, nell’articolo 9 della legge Scout. Per laboriosi si intende essere utili agli altri e a sé stessi; per economi si intende invece una proposta educativa attenta al risparmio, al riuso e al riciclo.
La nostra risposta pertanto è arrivata con generoso entusiasmo: c’è chi ha preparato torte dolci e salate, biscotti e salatini, qualcuno più creativo ha portato lavori artigianali, qualcun altro ha messo a disposizione i propri giocattoli e libri ormai passati di interesse, altri ancora hanno preparato e distribuito vin brulè.
Il ricavato della vendita di tutti questi prodotti consentirà di limitare i costi delle vacanze invernali di tutto il gruppo scout di Pontenure, che si recherà ad Assisi dal 8 al 10 dicembre, affinché nessun bambino/ragazzo resti escluso.
La giornata è stata piuttosto fredda ed umida ma a riscaldarla ci ha pensato, oltre al caldo e dolce vin brulè, il senso di comunità e fratellanza che si è esteso dalle unità dei nostri ragazzi a noi genitori, che abbiamo collaborato con fervore e dedizione per uno scopo comune a tutto gruppo.
Fondamentale in questa giornata di attività è stata la cooperazione con i “ragazzi” del Masci: sempre presenti e pronti a sostenere le attività dei più giovani, sia con il loro contributo logistico e organizzativo, sia con la loro solida e risoluta esperienza.
DR
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