“Non ti arrendere mai…” il consiglio, che è anche preghiera, di San Leone Magno
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
"Non ti arrendere mai..." il consiglio, che è anche preghiera, di San Leone Magno
Domani, venerdì 10 novembre, la Chiesa commemora attraverso la sua liturgia un grande pontefice dei primi secoli della Cristianità, San Leone I, uno dei soli tre papi che meritò il titolo di «grande» (magnus) (gli altri sono papa Gregorio I e papa Niccolò I). Nato sul finire del secolo quarto da genitori toscani, forse originario di Volterra, Leone era un semplice diacono e si trovava nelle Gallie per una delicata missione diplomatica quando, alla morte di papa Sisto III, fu acclamato suo successore sul soglio di Pietro. Era il 29 settembre del 440 quando divenne vescovo di Roma, proprio mentre la parte occidentale dell'Impero era minacciata sempre più pesantemente dai barbari. In un'epoca così difficile, segnata dalla guerra e dalla violenza, papa Leone seppe mirabilmente fondere insieme dignità e modestia, ebbe viva coscienza dell’ufficio di successore dell'apostolo Pietro e fu incrollabile nell’adesione alla fede secondo la tradizione apostolica. Pastore provvido e attento, mostrò molta abilità nelle relazioni con l’Oriente, chiarezza e maturità di giudizio nelle controversie, difendendo una teologia cristologica che affermasse della persona di Gesù sia la vera umanità (contro Nestorio) sia la vera divinità (contro Eutiche), avversando il monofisismo. La sua visione fu ratificata dal Concilio di Calcedonia (451), che definì l’esistenza della natura umana e divina nell’unica persona di Cristo. «Pietro ha parlato per bocca di Leone», esclamarono in quell'occasione i Padri conciliari. Nessun altro, nel mondo antico, parlò tanto e così bene di Cristo. La dottrina da lui formulata ebbe grande influsso nella redazione della liturgia romana del Natale, preparata da lui stesso.
Ma Leone non si limitò a difendere la vera fede e la retta dottrina. Salvò la stessa città di Roma dall’invasione degli Unni guidati da Attila (452), incontrando quello che era chiamato il Flagello di Dio sul fiume Mincio e convincendolo ad abbandonare l'Italia, e riuscì a mitigare il saccheggio dei Vandali di Genserico (455). I 96 sermoni che sono giunti fino a noi sono omelie ricche di contenuto dottrinale chiaro, esposto in un linguaggio semplice e nitido; formano la prima raccolta di «discorsi» di un papa e preludono quel «magistero» papale che ha avuto tanta importanza nella guida della Chiesa. Di lui restano anche 173 lettere che rivelano profondo equilibrio e senso di responsabilità nel servizio a tutto il popolo di Dio. San Leone Magno è stato dichiarato dottore della Chiesa nel 1754.
«Imita il buon pastore, che va in cerca della pecorella e la riporta sulle proprie spalle… comportati in maniera tale che coloro i quali sono in qualche modo deviati dalla verità, li riguadagni a Dio con le preghiere della sua chiesa…», scriveva papa Leone a Timoteo, vescovo di Alessandria, il 18 agosto del 460 – un anno prima di morire – offrendo consigli che sono lo specchio della sua vita: un pastore che non si accanisce contro le pecore ribelli, ma usa la carità e la fermezza per ricondurle all’ovile. Il suo pensiero è, infatti. riassumibile in 2 passaggi fondamentali: «Anche quando devi correggere, salva sempre l’amore», ma soprattutto «Cristo è la nostra forza… con lui potremo tutto». Di questo grande e santo pontefice ci resta anche una bella preghiera a lui attribuita che ci invita a non abbandonare mai la speranza.
Redazione sito parrocchiale
Non ti arrendere mai,
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l’errore ti scoraggia,
neanche quando il tradimento ti ferisce,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,
neanche quando l’incomprensione ti circonda,
neanche quando la noia ti atterra,
neanche quando tutto ha l’aria del niente,
neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…
Invoca il tuo Dio, stringi i pugni, sorridi… e ricomincia!papa San Leone Magno