Domenica 3 Dicembre: tutti in cammino fino a Valconasso per iniziare l’Avvento come pellegrini
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
In questa prima domenica di Avvento, in cui è risuonato forte il richiamo del Vangelo che ci sprona a vigilare per farci trovare pronti (Marco 13, 33-37), la nostra Comunità parrocchiale ha iniziato simbolicamente il suo cammino in questo "tempo forte" dell’anno liturgico attraverso un pellegrinaggio a piedi fino a Valconasso. Davvero in tanti, soprattutto lupetti e giovani scout ma anche qualche bambino del Catechismo, alcuni catechisti e fedeli di ogni età, hanno aderito con entusiasmo all'innovativa proposta e intrapreso il cammino, mettendosi in marcia di buona lena lungo la pista ciclabile che collega Pontenure alla sua più popolosa frazione, dove alle ore undici è stata celebrata la Santa Messa.
Il cammino è stato lungo, ma qualche chiacchera e qualche canto hanno reso i passi meno pesanti e quasi annullato la fatica, fino a quando i pellegrini non sono stati accolti dal calore della graziosa chiesetta di Valconasso, dove sulle pareti del santuario hanno potuto ammirare uno splendido quanto antico affresco raffigurante la Natività, facente parte di un più ampio ciclo di affreschi che raffigura la vita di Cristo commissionato nel 1497 dalla nobile famiglia Mancassola. E così agli occhi di grandi e piccini il piccolo Oratorio, costruito a metà del Quattrocento dalla congregazione religiosa dei frati francescani del convento di San Savino di Piacenza, per una mattina è sembrato quasi una piccola Betlemme.
A concelebrare la liturgia eucaristica, assieme al nostro parroco don Mauro Tramelli, anche lo scalabriniano padre Sandro Curotti, che con grande fedeltà già da qualche tempo accompagna ogni domenica, attraverso la celebrazione dei divini misteri, il cammino della piccola ma vivace e affiatata Comunità parrocchiale di Valconasso. Nel corso della santa messa, allietata dai suggestivi canti del Coro "Perfetta Letizia" (diretto da Silvia Riboni), alcuni lupetti del Branco “Occhio di Primavera” hanno pronunciato la loro Promessa, entrando a far parte della grande famiglia del Gruppo Agesci "Pontenure 1".
Attraverso il gesto da loro compiuto, attraverso il loro cammino, i nostri ragazzi sono stati dei pellegrini, non viandanti senza meta e orizzonti, ma autentici pellegrini perché i loro passi li hanno condotti all’incontro con il Signore Gesù che, in attesa del suo avvento definitivo, alla fine dei tempi e della storia, continua ogni giorno a donarsi a noi sotto le specie del pane e del vino, nutrimento vitale che sostiene tutti coloro che credono in Lui.
Nel tempo della pienezza, come avevano annunciato i profeti, Dio non ha realizzato le sue promesse apparendo come una cometa sfolgorante, ma ha scelto di irrompere nella storia in modo inaudito, facendosi Bambino attraverso una donna. Assumendo la nostra stessa natura in tutto meno che nel peccato, Cristo ha cambiato una volta per sempre, da dentro, la storia attraverso la Sua Incarnazione. Se è così che Dio si manifesta a coloro che ha tratto dalla polvere, è chiaro allora quale deve essere il nostro giusto atteggiamento: fidarci di Lui, disporre la nostra vita nella linea del servizio e della collaborazione al suo progetto; non arroccarci in ciò che è vecchio e collaudato; essere pronti alla perenne novità di Dio; non dormire, ma vegliare con amore per riconoscerlo nella sua continua venuta tra di noi.
È proprio questo il grande insegnamento dell’Avvento: l’uomo non deve essere un viandante senza meta, ma un pellegrino che si dirige con gioia incontro a Colui che è il solo che può dare un vero senso alla sua e alla nostra vita. Questo in fondo è il grande messaggio che ci consegna questo tempo di attesa e preparazione, di veglia e di speranza che ci accompagnerà fino alla notte santa di Natale, quando insieme ai pastori udremo di nuovo il canto degli angeli e quasi nascosto tra la paglia vedremo il Verbo fattosi carne, quel Bambino che promette un’era di pace e salvezza agli uomini di ogni tempo e nazione, fino al giorno in cui finalmente vedremo cieli e terra nuova e Dio sarà tutto in tutti.
Luca T.