Gita a Padova per i piccoli alunni della “Kwiaty Polskie”, sulle orme di Copernico e non soltanto…
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Gita a Padova per i piccoli alunni della "Kwiaty Polskie", sulle orme di Copernico e non soltanto...
Sabato 11 novembre la nostra Scuola "Kwiaty Polskie" si è recata in gita a Padova, a visitare la città e l’università dov’è ha studiato il più grande astronomo polacco Niccolò Copernico, nell’ambito del progetto "Sulle tracce di Niccolò Copernico in Italia", iniziato a febbraio in occasione del 555° anniversario della nascita e 480° anniversario della morte. Padova è ricca anche di molte altre testimonianze di presenza polacca in città che abbiamo scoperto durante la nostra visita.
Di buon mattino il nostro gruppo di una trentina di persone è partito alla volta di Padova. Dopo un breve pisolino, i ragazzi hanno partecipato a una lezione per ricordare e consolidare le informazioni su Niccolò Copernico. A questo scopo abbiamo utilizzato un quaderno interattivo contenente tante curiosità su questa grande figura ed interessanti esercizi. Abbiamo, per esempio, completato la mappa dell'Europa con le città in cui visse o studiò Copernico, attrezzato il suo laboratorio e l'osservatorio le attrezzature più adeguate, conosciuto gli strumenti di cui si serviva Copernico e combattuto una battaglia in difesa di città polacca Olsztyn. Prima di scendere dall'autobus, gli studenti hanno ricevuto un "Passaporto Turistico Spaziale" con compiti da svolgere durante la visita a Padova. Per ogni compito ben completato, i ragazzi hanno ricevuto un adesivo a tema “cosmo”: pianeti, astronauti, stelle.
Giunti a Padova, abbiamo iniziato la nostra passeggiata da piazza Prato della Valle con le sue 78 statue, dove abbiamo trovato le prime tracce polacche: le statue di Giovanni III Sobieski - re di Polonia dal 1674 - e di Stefano Bathory – ungherese che divenne re di Polonia nel 1576, per recarci successivamente a Palazzo Bo, la storica sede dell'ottocentenaria Università di Padova. Durante la visita guidata all’Università siamo entrati nella famosa Aula Magna e nell'aula medica con il soffitto ligneo originale del XIV secolo; nella Sala dei Quaranta abbiamo visto la tribuna da cui parlò Galileo e molti dipinti e busti di studenti famosi provenienti da tutto il mondo, tra cui Stefan Batory e Jan Zamoyski - alto dignitario dello stato polacco-lituano e rettore dell’Università di Padova e poeta polacco Giovanni Kochanowski. Inoltre abbiamo visto il più antico Teatro Anatomico conservato al mondo (risalente al lontano 1595) e la statua della prima donna laureata – Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Dopo la visita all’Università ci siamo recati in una pizzeria dove, tra chiacchiere e buon cibo, i ragazzi sono riusciti a completare un puzzle con il Sistema Solare e famosi ricercatori ed esploratori.
Usciti dal ristorante, abbiamo proseguito la nostra passeggiata verso la Pontifica Basilica di San Antonio che i padovani chiamano il Santo - uno tra i maggiori capolavori d’arte del mondo e anche uno dei più celebri e frequentati luoghi di culto della cristianità. Nessuno di noi si aspettava l’emozione che avremmo provato visitando la Basilica. L’immensità, la forza e la bellezza del posto ci hanno esterrefatti fino a farci commuovere. Anche se i ragazzi erano presi dalle loro “missioni” che dovevano svolgere all’intero della basilica cercando le tracce polacche, anche loro si sono avvicinati in silenzio e appoggiato la mano all’altare-tomba di sant'Antonio accompagnando il loro gesto con la preghiera del cuore.
Successivamente, ci siamo diretti verso la Cappella delle reliquie. Nelle tre nicchie sono esposti decine di reliquiari, calici, ex-voto, autografi di santi, ecc. Nella nicchia di sinistra, abbiamo trovato una reliquia di un Santo dei nostri giorni, il papa polacco Giovanni Paolo II. Nella nicchia centrale invece è conservata la Lingua incorrotta di Sant’Antonio, il reliquiario del Mento del Santo e uno che racchiude l’apparato vocale del Santo. La cappella custodisce anche la tonaca di sant’Antonio e la cassa in cui era stato deposto il corpo. Il nostro alunno Jakub ci ha spiegato che la tunica del santo è bucata perché era stata penetrata dai raggi di sole dell’amore di Dio. Oltre alla Tomba e alle reliquie di Sant'Antonio, nel maestoso tempio abbiamo trovato una cappella polacca con cripta dei tempi di Krzysztof Sapieha e di altri famosi personaggi polacchi che vissero a Padova, oltre a dipinti commemorativi raffiguranti San Giovanni Paolo II e la Beata Suor Faustina. Dopo aver lasciato la basilica, commossi, abbiamo comprato dei souvenir e siamo tornati sull'autobus.
Ci aspettava l'ultima tappa del viaggio: la visita alla Scuola di Cultura e Lingua Polacca presso l'Associazione Polacco-Italiana a Padova. A scuola siamo stati accolti calorosamente dalla presidente dell'Associazione, signora Irena Czopek Zanovello, e gli studenti e i genitori che ci hanno preparato un rinfresco. Dopo lo scambio di doni e di cuori di pan di zenzero rossi e bianchi sfornati da una delle mamme, Emilia, si sono svolte brevi attività di integrazione per gli studenti. Infine, in occasione del 105° anniversario della riconquista dell'indipendenza, abbiamo cantato insieme "Mazurek Dąbrowski" nell'ambito della campagna "La scuola all'inno". Dopo un lungo viaggio, stanchissimi ma anche enormente ricchi dei tanti bei momenti vissuti, siamo tornati a Pontenure.
Ringraziamo il Consolato della Repubblica di Polonia a Milano, che ha finanziato questo progetto, per aver reso possibile fare un viaggio così meraviglioso e di vivere tante belle emozioni. Il viaggio ci ha regalato non solo tanta nuova conoscenza, ma soprattutto tanti momenti indimenticabili e piacevoli.
Iwona Jachimska
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