Gli Ottocento anni della Regola di San Francesco, tutti vissuti alla luce del Santo Vangelo
di Redazione Sito ·
Gli Ottocento anni della Regola di San Francesco, tutti vissuti alla luce del Santo Vangelo
Si è celebrato mercoledì 29 novembre l'ottavo centenario della approvazione e conferma da parte di papa Onorio III, con la pubblicazione della Bolla Solet annuere Sedes Apostolica, della regola francescana.
Il poverello di Assisi scrisse, ispirato da Gesù Cristo, tale documento per offrire un indirizzo spirituale univoco e autorevole alla nascente comunità di fratelli, dettando anche una serie di norme pratiche e comportamentali.
Il beneplacito della Santa Sede ebbe un percorso lungo e articolato; basti pensare occorsero tre anni per giungere alla definitiva approvazione e che lo stesso santo e i suoi fratelli dovettero attendere ben 3 mesi, fuori del palazzo del Laterano, per essere ammessi all'udienza papale.
La regola, che si compone di 12 capitoli, quanti sono i membri del collegio Apostolico, è il frutto della bontà del santo, e, nel corso dei secoli, ha guidato centinaia di migliaia di frati nelle loro vite e nelle loro opere, elevando molti di loro alla gloria degli altari, per il loro servizio alla Chiesa e ai poveri.
Il Santo Vangelo, da cui San Francesco seppe assimilare lo spirito di umiltà, mitezza e povertà, fu la sua stella polare. La ricchezza della sua spiritualità non fu un tesoro che il santo tenne gelosamente per sé, ma egli lo volle condividere, gioiosamente, con i suoi fratelli per tracciare il solco del servizio e della condivisione con tutto il creato.
Lo spirito del santo si concentra ed è ben sintetizzato nell'incipit:
La Regola e vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità. Frate Francesco promette obbedienza e reverenza al signor papa Onorio e ai suoi successori canonicamente eletti e alla Chiesa romana. E gli altri frati siano tenuti a obbedire a frate Francesco e ai suoi successori.
In questi nostri tempi, nei quali vige il rigetto delle regole e prevalgono i soggettivismi, gli egoismi e i personalismi, la regola di San Francesco mantiene sempre la sua valenza di insegnamento e di guida.
Luciano Casolini