Immacolata Concezione: un sì capace di cambiare le sorti dell’umanità
di Redazione Sito ·
Immacolata Concezione: un sì capace di cambiare le sorti dell'umanità
Tutta bella sei, Maria,
e il peccato originale
non è in te.
Tu sei la gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo,
tu avvocata dei peccatori.O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo.
L’8 dicembre si festeggia l’Immacolata Concezione della Vergine Maria, ovvero la sua nascita senza peccato originale fin da al primo istante del suo concepimento. Maria è stata scelta fin dall’eternità da Dio per essere la madre di Gesù.
La Chiesa ha formulato queste verità come dogma, cioè come verità incontestabile, con il papa Pio IX, l’8 dicembre 1854. Solo 4 anni più tardi nel 1958 la stessa Vergine Maria rivelerà a Bernedette la sua identità e cioè di essere l’Immacolata Concezione.
In Oriente i monaci bizantini festeggiavano l’Immacolata già nell’ottavo secolo, poi portano questa consuetudine a Palermo, dove viene festeggiata già nel 1300. Lo stesso Pio IX fa erigere la statua all’Immacolata in piazza di Spagna e papa Francesco a Lei molto devoto, si reca al suo cospetto ad ogni suo viaggio per fa comandarsi alla sua intercessione..
Pio XII nel 1950 scrisse una novena all’Immacolata Tota pulcra es Maria in cui la prudenza, la clemenza, la Sapienza di Maria sa entrare nel cuore di ciascuno di noi, per portarci alla pienezza. San Giovanni PaoloII dedica a Maria una preghiera in cui affida l’Umanità per il dono della pace, una pace prima nei cuori di ciascuno, poi nelle famiglie, nelle Comunità e fra i popoli.
La storia di Maria è quella di una giovane, promessa sposa ad un uomo della casa di Davide, ma Dio fa irruzione in questa storia ordinaria, perché Maria porta in se’ una bellezza integrale; nel Vangelo di Luca 1,28 l’Arcangelo Gabriele si rivolge a Maria "Rallegrati piena di grazia il Signore è con te..."
Il sì di Maria ha cambiato le sorti dell’umanità, Lei esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate, da questa radice Santa è germogliato il frutto e benedetto di tutto l’ Universo, Gesù,, il Salvatore. Quel "sì" permette a Dio di mandare suo figlio a riscattare i nostri peccati.
La festa dell’Immacolata presenta tutta la generosità di Dio, se ci apriamo a Lui scopriamo che la sua parola prende corpo, anche i nostri problemi affidati alla Madre di Dio, diventano un’opera d’arte, perché non fanno paura, ma generano in noi una nuova vita, fatta di accettazione e coraggio. Senza lo straordinario di Dio, la nostra vita è mediocre, solo Dio volge al bene.
"O Maria guarda i nostri cuori, accogli le nostre sollecitudini e le nostre speranze, aiutaci a vivere nella grazia, a vedere la nostra esistenza come un progetto di Dio": ogni giorno dovremmo rivolgere questa invocazione a Maria per essere Protetti e guidati da Lei.
Con il Battesimo ci siamo liberati dal peccato originale e dunque anche noi possiamo o dire di sì a Dio, la grazia ci farà capire cos’è che ci da’ tristezza, senso di solitudine e inadeguatezza, ci aiuterà a non ubbidire solo al nostro ego, ma a fidarsi della parola e della potenza di Dio.
"O Maria insegnaci a vegliare con le lampade accese per l’arrivo di tuo figlio Gesù, tienici lontano dagli idoli che popolano le nostre giornate attraverso i mass media e i social". Certo dire di sì a Dio è un dono grande, ma con la preghiera possiamo farcela, sarà per noi felicità piena... Ognuno di noi che è in relazione con Dio, si riveste del suo splendore, di una bellezza integrale.
Giuseppina Gardella