Un invito di papa Niccolò IV: dal 1288 ad oggi, parole mai così attuali
di Redazione Sito ·
di Luciano Casolini – 26 Febbraio 2024
” … provvedere alla Chiesa e ad un mondo gravemente turbato dalla moltiplicazione delle guerre, non differire di porre rimedio ai pericoli che minacciavano la Tera Santa, priva di ogni sostegno “.
Se oggi chiedessimo a qualcuno di individuare l’autore di quanto sopra enunciato, magari in molti, visto il riferimento alla Chiesa, potrebbero indicare un prelato, un cardinale e perfino il papa.
Se invece volessimo sapere in che periodo storico quelle parole furono pronunciate, beh allora quasi tutti penserebbero alla nostra epoca contemporanea, vista, purtroppo, la drammatica attualità di quanto esposto.
Comunque, a scanso di ogni equivoco, fu papa Niccolò IV, al secolo Girolamo Masci, primo francescano a salire al soglio di Pietro, che il giorno della sua consacrazione, il 25 febbraio 1288, ebbe a inviare tale messaggio al collegio cardinalizio e ai re e ai governanti di allora.
A distanza di più di sette secoli da quelle vicende lontane, quelle parole di papa Niccolò IV, che risalgono a quando si stava ormai per concludere l’epoca delle Crociate, echeggiano ancora nella loro drammatica attualità a confermare come lo scorrere dei secoli, il progresso culturale e scientifico, lo sviluppo della condizione umana non abbiano scalfito minimamente la cupidigia e l’odio che albergano, anzi crescono inesauste, nel cuore dell’umanità.
Sono parole quelle di papa Masci che, purtroppo, si calano pienamente nel nostro mondo contemporaneo e che francamente lasciano interdetti, considerando che i tanti secoli passati da quando esse furono scirtte sembrano quasi essere trascorsi invano. Sembra di essere in tragico gioco nel quale, nonostante tutto si ritorna sempre alla casella di partenza, allo status quo originario, senza, purtroppo, aver acquisito nessun miglioramento.
Speriamo che non occorrano altri secoli per vedere attuate le parole di papa Niccolò IV, il quale ebbe a cuore le sorti del popolo di Dio a lui affidato e colse, con capacità di intuizione associata al pregio della prontezza e dell’opportunità, il travaglio del mondo.
Giova ricordare che il successore di papa Niccolò IV fu Celestino V… ma questa è un’altra storia!