8 Marzo, il senso cristiano di una festa illuminata dalla Donna per eccellenza
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di Redazione Sito parrocchiale – 08 Marzo 2024
L’8 marzo in molti Paesi del mondo si celebra la festa della Donna, una ricorrenza molto sentita da tutto l’universo femminile. Le origini di questa festa affondano le loro radici tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, con i movimenti per la promozione del voto femminile e con le proteste socialiste per condizioni di lavoro più umane delle donne impegnate nelle fabbriche.
In questo stesso mese di marzo, però, e più precisamente il giorno 25, si celebra un’altra festività, religiosa stavolta, molto sentita e altrettanto importante: la Festa dell’Annunciazione a Maria di Nazareth.
Alcuni anni fa (correva l’anno 1991) il celebre settimanale americano, Time, dedicò la «cover story», ossia la copertina, alla Vergine Maria, come se fosse una star del jet set, un astro nascente della politica, una popstar o addirittura una “top model”. In quella copertina il giornalista retoricamente si chiedeva: “La donna più celebrata della storia era semplicemente la serva di Dio o la prima femminista?”.
Per noi credenti la risposta è semplice e scontata. Maria non è soltanto la donna più famosa della storia, ma è anche la più importante e la più grande di tutte, ancora più di Eva, madre di tutti i viventi, perché Ella, la Madre del Cristo, è stata la testimone e la co-protagonista, anche se nascosta, della più meravigliosa e decisiva vicenda della storia umana, il mistero dell’Incarnazione.
Maria ha accolto nel suo grembo il Verbo fattosi carne per la nostra Redenzione e non ha rifiutato di cooperare – con cuore umile e docile – alla volontà di Dio, scegliendo per sé il titolo di “ancella del Signore”. È anche grazie al “sì” – pronto e generoso – di questa fanciulla giudea che poté compiersi il mirabile prodigio della salvezza promessa all’uomo, attuazione di un lungo cammino iniziatosi fin dalla Caduta del genere umano sotto la tirannia del peccato.
La festa del 25 marzo può allora aiutarci ad illuminare il senso cristiano presente nella festa dell’8 marzo e aiutarci a coglierne la reciproca ricchezza. Il venerato pontefice Paolo VI nel suo magistero ha spesso fatto riferimento alla “Donna per eccellenza”, la più sublime, la più autentica, perché la più santa, anzi la “Tutta Santa”: la Vergine Maria. Ebbe a dire a riguardo papa Montini:
Maria, la Madre di Gesù, è un modello, è uno specchio che riflette le invisibili perfezioni di Dio. In Lei possiamo vedere l’esempio più alto, più completo, più splendido, che abbia offerto una creatura a Dio. A questa sorgente ci dobbiamo purificare. Ecco la devozione alla Mamma soprattutto con l’imitazione delle sue virtù e la preghiera da Lei insistentemente raccomandata del Rosario. Ecco perché quando il mondo si precipita nell’assurdo e nella disperazione e forse anche nella rovina, la Chiesa torna a presentare, luminosa nello splendore celeste, la Vergine Maria. All’ispessirsi delle tenebre Maria risponde con la sua luce abbagliante. È vestita di sole, è tutta luce. Allo scoraggiamento più desolato. Maria risponde con la più inebriante consolazione. È un dramma spirituale.
Parlando invece della donna, al termine del Concilio Vaticano II, con queste parole San Paolo VI descrisse la figura femminile, un invito mai così attuale, malgrado i tanti decenni trascorsi da quel giorno.
Ed ora è a voi che ci rivolgiamo, donne di ogni condizione, figlie, spose, madri e vedove; anche a voi, vergini consacrate e donne nubili: voi siete la metà dell’immensa famiglia umana! La Chiesa è fiera, voi lo sapete, d’aver esaltato e liberato la donna, d’aver fatto risplendere nel corso dei secoli, nella diversità dei caratteri, la sua uguaglianza sostanziale con l’uomo. Ma viene l’ora, l’ora è venuta, in cui la vocazione della donna si completa in pienezza, l’ora in cui la donna acquista nella società un’influenza, un irradiamento, un potere finora mai raggiunto. È per questo, in questo momento nel quale l’umanità sperimenta una così profonda trasformazione, che le donne imbevute dello spirito del Vangelo possono tanto per aiutare l’umanità a non decadere.