San Tommaso d’Aquino: 750 anni dalla morte del “Dottore Angelico”
di Redazione Sito ·
di Luciano Casolini – 07 Marzo 2024
Il 7 marzo 2024 ricorrono 750 anni dalla morte di San Tommaso d’Aquino, frate domenicano, dottore della Chiesa, pilastro e padre della filosofia Scolastica, teologo e filosofo che ebbe il merito di coniugare la fede cristiana con il pensiero classico di Aristotele, Socrate e Platone.
Per la fine elaborazione del suo pensiero verso la comprensione e la dimostrazione dell’ esistenza di Dio, della creazione, della concezione della natura umana, per la metodicità del suo lavoro, per la razionalità e l’apertura anche a fonti al di fuori della fede ebbe il privilegio di essere definito il “Doctor Angelicus”, ossia Dottore Angelico, da un altro grande santo, il pontefice Pio V.
Il teologo aquinate ricevette tra l’altro l’incarico da Papa Urbano IV di comporre l’Ufficio della Solennità e della Messa del Corpus Domini dallo stesso Pontefice istituita – con la promulgazione della Bolla Transiturus de hoc mundo (11 agosto 1264) – come festa di precetto, a seguito del Miracolo Eucaristico di Bolsena (1263), e estesa a alla Chiesa universale, fissandola al giovedì dopo l’ottava di Pentecoste.
Durante il soggiorno ad Orvieto, sede provvisoria papale, San Tommaso, oltre ad aver composto alcuni poetici inni eucaristici di cui si ricordano, tra i più celebri, il Pange Lingua e il Panis Angelicus, ebbe il tempo di completare la stesura della Summa contra Gentiles (“Compendio contro i pagani” iniziata nel 1258), esposizione del cuore della dottrina cattolica. Vi si tratta, infatti, della Trinità, del mistero dell’Incarnazione, dei sacramenti.
Un’altra grande opera dell’Aquinate, la Summa Theologiae, pietra miliare della teologia e della filosofia, fondamento del pensiero moderno e contemporaneo, ebbe l’onore di essere posta sull’altare insieme alla Bibbia e agli altri decretali durante il Concilio di Trento, il grande concilio che riformò il Cattolicesimo romano.