Visita pastorale per il Vicariato Valnure, la veglia di apertura al santuario di Bettola
di Redazione Sito ·
di Luciano Casolini – 21 Marzo 2024
Ieri sera, mercoledì 20 marzo, il santuario della Madona della Quercia in Bettola ha ospitato la veglia di preghiera in preparazione della visita pastorale che a partire dal 10 aprile prossimo il nostro vescovo mons. Adriano Cevolotto svolgerà nel Vicariato della Val Nure (nella nostra Comunità pastorale, la numero due, dal 17 al 21 aprile).
Anche alcuni fedeli della nostra Comunità pastorale, una decina in tutto, capitanati dai nostri due sacerdoti, don Mauro Tramelli e don Luigi Mosconi, si sono uniti a questa serata di preghiera, adorazione e ascolto della Parola, presieduta dal vicario foraneo don Claudio Carbeni, parroco di San Giorgio Piacentino.
La Parola di Dio, che ha guidato l’assemblea riunita davanti a Gesú Sacramentato, era incentrata sul tema del buon Pastore come viene proposto dall’evangelista Giovanni al capitolo 10, 11-16 del suo Vangelo.
Una immagine familiare, quella del pastore, per le popolazioni alle quali Gesù annunciava la Sua Parola, nella sequela di quanto le Sacre Scritture, per mano dei profeti Geremia, Ezechiele, Zaccaria avevano proclamato e annunciato.
Gesù ebbe a rivelare che Lui e solo Lui è il buon Pastore, in quanto solo a Dio appartiene il gregge, solo Lui è in grado di guidarlo attraverso sentieri sicuri e verso pascoli rigogliosi. Ossia solo Dio puó colmare la fame, il bisogno di sicurezza e di certezze dell’ uomo che non è non appartiene ad alcuno se non al suo Creatore.
Tutto questo in virtù dell’amore infinito e gratuito di Dio verso il suo gregge e della sua premura per ogni pecora, anche per quelle lontane e smarrite. Troppo spesso, specialmente in questi tempi, falsi profeti, pastori mercenari, ammaliano, con suadenti voci ingannevoli, gli uomini, non avendo a cuore il loro bene, ma solo i propri interessi, non avendo a cuore il senso dell’appartenenza, ma solo quello del profitto e del proprio tornaconto. Pastori mercenari che svolgono una mera attività lavorativa, senza cuore e amore, che considerano le pecore solo un numero, un oggetto per soddisfare la loro sete di guadagno.
È per questo che dobbiamo rivolgere la nostra incessante preghiera a Dio affinché guidi e illumini sempre il nostro vescovo Adriano, buon pastore e guida sicura del popolo che gli è stato affidato.
La sua visita nelle nostre parrocchie rafforzi in ognuno il senso di appartenenza al gregge che sa riconoscere e affidarsi con fiducia al vero e unico buon Pastore, Cristo Signore.