Domani si apre la Visita pastorale del Vescovo Adriano, attese e significati
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Luca T. – 16 Aprile 2024
La Visita pastorale, come del resto lascia intendere il nome stesso, è una “visita” nel senso più comune del termine. Il Vescovo viene a farci visita a casa nostra, ad abitare per alcuni giorni insieme a noi, viene ad abitare i luoghi dove si svolge la nostra quotidiana vita e dove la nostra Comunità professa la sua fede, ritrovandosi riunita per ascoltare la Parola che salva e spezzare il Pane della vita, per testimoniare la speranza cristiana e scambiare con noi il dono della carità fraterna.
L’aggettivo “pastorale” indica invece che la Visita è compiuta dal Vescovo, successore degli Apostoli, chiamato a santificare, insegnare e governare la porzione del popolo di Dio affidato alle sue cure. Egli, infatti, nella Chiesa diocesana è segno e figura di Cristo buon Pastore, posto al servizio della santificazione e della vocazione di tutta la comunità. Il termine ci ricorda inoltre che gli obiettivi e gli intendimenti della visita sono pastorali, sono cioè mirati a favorire e promuovere la vita cristiana dei singoli e delle Comunità.
L’incontro che le nostre Comunità parrocchiali (qui il programma ufficiale) avranno con il Vescovo sarà un motivo di gioia vera, anche perché non sarà un ritrovarsi tra estranei, ma tra persone che condividono la medesima fede nel Signore Gesù e appartengono alla stessa grande famiglia che è la Chiesa. La Visita pastorale è, infatti, per la Chiesa diocesana espressione e richiamo dell’unità, di cui il vescovo è “visibile principio e fondamento nelle Chiese particolari” (Concilio E. Vaticano II, Costituzione Lumen Gentium, n. 23). La Visita pastorale, inoltre, è motivo di gioia perché, come dice il Direttorio dei Vescovi, “è un evento di grazia che riflette in qualche modo l’immagine di quella singolarissima e del tutto meravigliosa visita per mezzo della quale il Pastore Sommo, il Vescovo delle nostre anime Gesù Cristo ha visitato e redento il suo popolo” (n. 166,3).
Attraverso la Visita, che sarà caratterizzata da momenti liturgici, incontri, catechesi, visite e convivialità, il Vescovo si farà concretamente prossimo alla Comunità con una particolare attenzione nei confronti di coloro che sono più piccoli e poveri. La sua venuta tra noi sarà uno sprone e un invito a seguire più fedelmente il Signore Gesù e il suo Vangelo, a rendere più efficace l’evangelizzazione e la trasmissione della fede, incrementando la comunione tra i fedeli e le comunità, in quel vincolo di carità che tutti ci unisce nella comunione e nella carità (Lumen Gentium, n. 9).
Non è certo la prima visita di un Vescovo nel territorio delle nostre Parrocchie: se l’ultima, compiuta da monsignor Ambrosio risale al 2018, sono molti i pastori di Piacenza ad aver incontrato le nostre comunità nel corso dai secoli, fin dal lontano Medioevo, una pratica intensificatasi con il Concilio di Trento, che la rese obbligatoria con una precisa scadenza temporale. Attraverso i secoli e le generazioni essa continua così a far risuonare tra di noi l’insegnamento e la Parola del Signore affidate agli Apostoli e ai loro successori.