Visita pastorale 2024: la Santa Messa di chiusura con il Vescovo Adriano, immagine di una Comunità in cammino verso l’unità
di Redazione Sito ·
di Luca T. – 22 Aprile 2024
Quale giorno migliore poteva esserci per salutare la conclusione della Visita che il Vescovo Adriano Cevolotto ha compiuto in questa settimana nella nostra Comunità pastorale, se non la quarta domenica del tempo di Pasqua, in cui la Chiesa universale celebra Cristo Buon Pastore? Qualcuno forse la definirebbe una strana coincidenza, qualcun altro una felice combinazione, ma noi cristiani sappiamo fin troppo bene che non di coincidenza o combinazione si tratta, bensì di un dono della Grazia, di un piccolo segno della Provvidenza, di quel Dio che mai si stanca di amare le sue creature nonostante le nostre continue infedeltà e cadute.
Nella mattinata di domenica 21 aprile, anche la nostra Comunità si è stretta infatti attorno al proprio Vescovo, pastore buono e saggio, successore degli Apostoli, che ha ricevuto dal Papa il mandato di insegnare, santificare e governare la nostra Diocesi. La solenne Santa Messa di conclusione della Visita si è svolta in piazza Amato Re, all’ombra di quella Torre medievale che rappresenta come poche altre cose il nostro paese e ci ricorda quell’inscindibile legame ideale con coloro che ci hanno preceduti e hanno trasmesso a noi la fede.
“Chi arriva qui, eh, il Papa?”, hanno esclamato scherzando due ignari pellegrini giunti per caso, al vedere in piazza tanta animazione e attivismo, indicando chi predisponeva il necessario per preparare l’evento. E sono stati in tanti a mettersi in gioco, fin dal primo mattino, trasportando le sedie e disponendole con cura maniacale, allestendo l’altare, preparando l’attrezzattura audio-video per il buon andamento della cerimonia, addirittura spazzando per terra perché nulla guastasse questo giorno di festa grande.
Pastore e popolo si sono conosciuti a vicenda in questi giorni intensi e speriamo fruttuosi, e lo hanno fatto con incontri, cene conviviali, momenti di preghiera e soprattutto attraverso la celebrazione dell’Eucarestia, il più santo dei Sacrifici, nel quale siamo riuniti in un solo corpo, stretti attorno alla stessa mensa in cui il Signore continua ad offrirsi per noi.
Nella domenica del Buon Pastore, l’affetto nutrito dal popolo per il suo Vescovo è stato sottolineato da una piazza che da tempo non vedeva una simile folla di gente, sacerdoti e laici, autorità e gente comune, bambini e adulti, giovani e anziani. La gioia dei più piccoli, la solennità della liturgia, l’armonia dei canti, intonati da un Coro composto da tutti i cantori delle nostre parrocchie riuniti per la seconda volta in una sola voce, la massiccia partecipazione di tanti fedeli, hanno trasformato questo momento solenne in una festa gioiosa e familiare, in cui monsignor Cevolotto ha incontrato finalmente riunito assieme il gregge affidato alle sue cure.
Questa bella immagine ci ricorda con immediatezza l’appartenenza a un’unica Comunità che piano piano, con l’aiuto della Provvidenza che ama operare nel silenzio del quotidiano, sta iniziando a realizzarsi, certamente non senza fatiche e difficoltà, ma con l’opera paziente e gratuita di tanti silenziosi e tenaci “operai nella vigna del Signore”.
Eravamo tutti insieme, gomito a gomito, parrocchiani di Pontenure, Muradello, Valconasso e Paderna, parte di un’unica Chiesa che tutti abbraccia e riunisce. Sono stati giorni intensi quelli che abbiamo vissuto, giorni intensi per monsignor Adriano e anche per noi tutti. E per il Vescovo lo saranno ancora di più quelli che verranno, che lo condurranno in altre parrocchie a conoscere altre persone, ad entrare in contatto con altre realtà, a camminare in altri luoghi.
A noi resta la gioia inesauribile di aver accolto il nostro pastore, condiviso con lui gioie e difficoltà del cammino, raccontato quello che facciamo ogni giorno, goduto profondamente di questa intima vicinanza, di questa delicata attenzione, di questa autentica capacità di ascolto, delle tante parole ispirate che hanno interrogato le nostre coscienze, che hanno suscitato in noi dubbi e domande, che hanno scosso nel profondo il nostro cuore. Abbiamo veramente visto nella sua risata cordiale il volto misericordioso del Padre, abbiamo udito la voce amica, abbiamo apprezzato la stretta di mano sincera. Anche questa volta, al termine della celebrazione, con l’affabilità e la disponibilità che sempre lo contraddistingue, il Vescovo si è fermato ancora a lungo per salutare e ascoltare tutti e ciascuno, benedire i bambini, regalare un sorriso, uno sguardo o una foto.
Lungi dall’essere una celebrazione di chiusura, questa bella giornata lascia nel cuore di tutti l’invito e lo sprone ad essere lievito buono capace di far crescere, sale che sappia donare gusto autentico, luce per rischiarare le tenebre, amore che si dona senza riserve, semenza che muore a sé stessa per dare molto frutto. Molta è la strada da percorrere, indubbiamente, molti gli ostacoli e le insidie, ma se sapremo lasciarci condurre per mano con gioia e fiducia dal Signore e dal suo Vangelo non potremo che giungere alla meta tanto agognata, quella di costruire un’unica Comunità.
Nei prossimi giorni su questo spazio virtuale, che vuole essere a servizio di tutta la Comunità, non mancheremo di raccontare i momenti salienti di questa bella esperienza di Chiesa che abbiamo vissuto negli ultimi giorni. Continuate a seguirci, se lo vorrete su queste pagine. Le foto che corredano così bene l’articolo sono state realizzate da Francesco Casali, che ringraziamo per la disponibilità.