Visita pastorale 2024: l’incontro con i volontari delle Caritas del Vicariato e la visita alla Caritas parrocchiale
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Luca T. – Gallerie fotografiche: Luca ed Elisabetta – 1° Maggio 2024
Due sono stati i momenti che hanno interessato in modo particolare la Caritas della nostra Comunità in occasione della prima Visita pastorale del Vescovo Adriano Cevolotto a Pontenure: l’incontro con gli operatori Caritas di tutte le Comunità del Vicariato della Val Nure e la visita alla Caritas parrocchiale di Pontenure, che svolge il suo servizio a favore di tutte le quattro Parrocchie della Comunità pastorale 2.
Nella serata di venerdì 19 aprile il Vescovo ha incontrato presso il Teatro OMI tutti i volontari delle Caritas attive presso il nostro Vicariato, alla presenza del Vicario foraneo, don Claudio Carbeni, parroco di San Giorgio Piacentino, del parroco di Pontenure don Mauro Tramelli, di don Luigi Mosconi, collaboratore di don Mauro nel servizio pastorale, e di due rappresentanti della Caritas diocesana, Massimo Magnaschi e Dina Rigolli, una presenza quest’ultima particolarmente gradita perchè ha dato modo di esporre in modo chiaro le problematiche più attuali e sentite.
Apertosi sotto il segno della preghiera che tutti unisce e affratella, l’incontro è stato molto proficuo perché le varie realtà caritative hanno avuto l’opportunità di esporre le diverse sfide, criticità e la realtà particolare del territorio in cui si trovano ad operare, che è assai difforme per caratteristiche demografiche, sociali ed economiche.
Vasto e variegato è infatti il territorio del Vicariato della Val Nure, che si estende dalla zona quasi vicina alle rive del Po (Muradello) fino alle montagne di Farini e Ferriere, dove per esempio non sono presenti Caritas operative, un problema non certo lieve, a cui i volontari di Ponte dell’Olio fanno fronte come possono, con grande generosità. Stimolati dalle parole del Vescovo Adriano e da quelle del dottor Magnaschi, i volontari delle Caritas (erano rappresentate le parrocchie di Pontenure, Vigolzone, San Giorgio, Podenzano e Ponte dell’Olio) hanno sfruttato l’occasione offerta dalla Provvidenza per muovere un primo passo sulla via della conoscenza e della reciproca collaborazione che speriamo potrà dare in un futuro non troppo lontano i primi frutti.
Nella mattinata del giorno successivo, sabato 20 aprile, mons. Adriano è venuto invece a visitare gli operatori della Caritas di Pontenure presso la loro sede, sita da qualche tempo presso la palazzina di via Roma. Il Vescovo, come aveva promesso nella sua Messa di apertura della Visita pastorale, ha ascoltato molto e con grande attenzione le parole dei volontari, che hanno avuto modo di esporre a Sua Eccellenza – senza troppi filtri – domande e preoccupazioni, analisi e criticità, fatiche e speranze, ma anche e soprattutto la gioia che solo il servizio al prossimo, specialmente se debole, povero o emarginato, sa donare. Questa gioia intima e coinvolgente ad un tempo non è fatta di cose grandi da annotare nelle cronache, ma di gesti piccoli, che sanno di quotidiano, spesso discreti, che sanno però riempire il cuore e ripagare le tante fatiche, il tempo e le energie donate con amore disinteressato.
Ascoltando le parole di chi opera a servizio degli ultimi, mons. Vescovo ha ancora una volta spronato i volontari ad essere autentici operatori e testimoni del Vangelo, senza mai dimenticare una verità fondamentale, e cioè che la Carità non è una prestazione umanitaria, per quanto essa possa essere lodevole, ma il segno e lo strumento dell’amore che Dio riserva ad ogni uomo e a tutto il creato. Un rischio concreto che riguarda tutta la Chiesa se essa dimenticasse la sua missione: annunciare, celebrare e testimoniare l’amore di Dio, che si rivela e dona in Cristo, per la salvezza a tutte le creature.
Spronati e incoraggiati dalle parole di mons. Adriano, che ha condiviso volentieri con gli operatori Caritas alcuni simpatici racconti ed esperienze personali di quando era un semplice parroco nella sua terra d’origine, anche chi opera nella Caritas desidera rinnovare con ancora più zelo l’impegno a vivere il Vangelo della carità nelle situazioni della vita di ogni giorno, cercando in particolare di essere sempre più attento al grido di chi soffre a causa del dolore e della solitudine.