Serata di grande musica a Muradello: il concerto “Antichi Organi – Un patrimonio da salvare”
di Redazione Sito ·
di Marilena Fusconi – 21 Settembre 2024
La giornata della Festa del Santo Bambino di Praga, domenica 15 settembre, si è conclusa in bellezza con l’appuntamento annuale del Concerto inserito nella prestigiosa 37° Rassegna Provinciale “Antichi Organi – Un patrimonio da salvare”: alle ore 21:00 la piccola chiesa di Muradello era affollata di appassionati, giunti non solo da Pontenure ma anche da Piacenza e provincia, in attesa dell’interessante programma proposto.
La serata è stata introdotta da Virginia Barchi dell’associazione Banda Larga, che insieme a Progetto Musica organizza questa rassegna di concerti sugli Antichi Organi della provincia di Piacenza, ringraziando per i contributi la Banca di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Regione Emilia-Romagna e per il patrocinio i Comuni coinvolti. Con questa formula il progetto inizialmente ideato e promosso per lunghi anni da Giuseppina Perotti è giunto alla 37° edizione, coinvolgendo un numero sempre maggiore di Comuni nelle cui chiese sono presenti questi preziosi strumenti, voluti da chi ci ha preceduto nei secoli precedenti ed attualmente ancora utilizzati e mantenuti in efficienza.
E’ poi intervenuto don Mauro Tramelli (foto 1) per un breve saluto ed alcune parole sull’arte e la musica come annuncio di bellezza, quindi anche il Sindaco Giuseppe Carini (foto 2) ha salutato i presenti esprimendo inoltre il suo apprezzamento per la valorizzazione delle piccole realtà, con l’augurio di proseguire ancora per molti anni.
Il concerto è iniziato con il Coro Montenero diretto da Mario Azzali (foto 3-4), infatti ad alcuni concerti della Rassegna partecipano i Cori del territorio e quest’anno per la prima volta è stato così anche a Muradello. Questo coro maschile della Val Nure ha interpretato brani della tradizione montanara all’inizio ed a metà concerto, brevemente introdotti da uno dei componenti. Nella piccola chiesa dall’eccellente acustica le voci dei coristi sono scese in fondo al cuore dei presenti, in una atmosfera di intensa commozione: apprezzati soprattutto il primo brano “Ascolta Maria” di Maiero e l’ultimo brano “Signore delle Cime” di Bepi de Marzi.
Il concerto di organo e cornetto (foto 5), intitolato “Seicento stravagante” si è svolto con un un vario ed affascinante programma musicale di repertorio barocco, che ha fatto rivivere l’antico splendore e lo spirito musicale delle corti dell’epoca.
L’organista Nicola Lamon (foto 6) ha messo in evidenza con maestria le caratteristiche dell’organo in alcuni brani ‘a solo’ (molto applauditi in particolare “Toccata quinta” di G.Frescobaldi, brano iniziale, e “Battaglia” di J.C.Kerl, brano molto brillante ed animato) ma anche come ‘basso continuo’ in dialogo con il cornetto.
Ai nostri giorni il cornetto è uno strumento di rarissimo ascolto, ma nel Seicento era molto diffuso, come ha spiegato il M° David Brutti (foto 7-8) illustrandone le caratteristiche e parlando del repertorio barocco eseguito: brani ricchi di virtuosismo eseguiti con naturalezza ed apparente facilità di esecuzione anche nei passaggi più veloci e complicati.
Questo concerto è stato apprezzato ed applaudito dal pubblico presente e gli interpreti hanno concesso un gradito bis.
Gli intervenuti si sono poi trattenuti e complimentati con gli interpreti nel salone parrocchiale attiguo: dopo il concerto si è infatti svolto un piacevole momento conviviale per un brindisi in compagnia.