Un traguardo importante per il seminarista Gianni Calandriello: ordinato diacono
di Redazione Sito ·
di Luca T. – 14 Settembre 2024
“Credi sempre a ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni”, con queste parole il Vescovo di Teggiano-Policastro, padre Antonio De Luca, ha consegnato l’Evangeliario al seminarista Giovanni Calandriello, chiamato – attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria – al servizio della Chiesa universale nell’ordine dei diaconi.
La solenne concelebrazione eucaristica si è svolta presso l’antica Cattedrale di Santa Maria Maggiore di Teggiano (Salerno) nel tardo pomeriggio di giovedì 12 settembre. Non una location e neppure una data scelte a caso, perché proprio in questo giorno la Chiesa celebra la festa del Santissimo Nome di Maria.
Ed è proprio attraverso la figura della Vergine Santissima, come ha spiegato il Vescovo di Teggiano, che si esprime una duplice vocazione, quella alla vita e quella alla fede, che si può rintracciare senza difficoltà anche nel diaconato.
Esso, ha ricordato ancora il prelato, è infatti una vocazione posta al servizio della Chiesa e della carità, e perciò richiede passione, impegno e responsabilità, ma allo stesso tempo è anche una vocazione al “servizio di Dio che desidera soltanto una cosa: amare l’uomo”.
“Resterai diacono per sempre, anche se proseguirai il tuo cammino verso al sacerdozio”, ha detto ancora mons. De Luca ad un Gianni visibilmente commosso ed emozionato, innalzando infine una preghiera affinché il Signore non manchi mai di suscitare nella Sua Chiesa pellegrina sulla terra nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
Tanta era la gente che affollava la chiesa, costruita sul finire del Duecento e più volte rimaneggiata, inclusa la madre di Gianni, sig.ra Angela Brancone. Tanti anche i sacerdoti presenti tra il clero, tra i quali non mancava l’anziano parroco che battezzò Gianni e anche un graditissimo ospite piacentino, padre Nicola Albanese, Superiore del Collegio ‘Alberoni, presso il quale da qualche tempo Gianni sta ultimando il suo percorso di studi verso il sacerdozio. Insieme a Gianni è stato ordinato diacono permanente anche un altro giovane, Franco Garone, marito e padre di famiglia che resterà al contrario di Gianni diacono permanente.
Tanti sono stati anche i segni e i gesti di questo momento sempre così carico di emozioni e sentimenti profondi, che legano in modo indissolubile la terra al cielo: l’invocazione dei Santi attraverso il canto delle litanie, la prostrazione a terra, l’imposizione delle mani da parte del Vescovo, il giuramento di fedeltà da parte dei due novelli diaconi davanti a tutta l’assemblea, la vestizione con la stola diaconale e una splendida dalmatica, la consegna del libro dei Vangeli, l’abbraccio di pace con il Vescovo, la preparazione della mensa eucaristica, la distribuzione dell’Eucarestia, gesti piccoli ma potenti, ricchi di significato, che indicano i compiti a cui saranno chiamati in modo particolare nel loro ministero.
Fortificato dal dono dello Spirito Santo, ora che è divenuto diacono Gianni dovrà infatti essere di aiuto al vescovo e al suo presbiterio nel ministero della parola, dell’altare e della carità, mettendosi con disponibilità al servizio di tutti. Divenuto ministro dell’altare annunzierà il Vangelo, preparerà ciò che è necessario per il sacrificio eucaristico, distribuirà ai fedeli il sacramento del Corpo e del Sangue del Signore. Inoltre, avrà il compito di formare nella dottrina di Cristo i fedeli e quanti sono alla ricerca della fede, e potrà guidare le preghiere della comunità, amministrare il battesimo, assistere e benedire il matrimonio, portare il viatico ai moribondi, presiedere il rito delle esequie. Tutti questi compiti esigono una dedizione totale, perché il popolo di Dio lo riconosca come un vero discepolo del Cristo, che non è venuto per essere servito ma per servire.
Grazie alla provvidenziale diretta streaming, anche molti Pontenuresi hanno potuto seguire uniti in preghiera la solenne liturgia ed essere idealmente accanto a Gianni, che negli ultimi ha condiviso il cammino delle nostre Comunità parrocchiali, in questo giorno così bello e importante per la sua vita.
Grati al Signore per il “sì” espresso da Gianni, lo accompagniamo con la nostra preghiera e lo affidiamo alla materna protezione di Maria Santissima, nell’attesa di poter finalmente tornare (presto, ci auguriamo) a riabbracciarlo.