98ª Giornata missionaria mondiale: una testimonianza di don Luigi Mosconi
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
a cura di Redazione Sito parrocchiale – 20 Ottobre 2024
Quest’oggi, domenica 20 ottobre, la Chiesa ha celebrato la 98a Giornata Missionaria Mondiale, durante la quale tutti siamo stati invitati a pregare per i missionari e a sostenere economicamente le Missioni. Questo evento ci ricorda che l’anima della Chiesa è anzitutto missionaria, in risposta al mandato di Gesù agli Apostoli dopo la risurrezione: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura» (Marco 16, 15).
Per celebrare questa ricorrenza, che ci ricorda l’apertura instancabile della Chiesa verso tutti i popoli e le genti, vogliamo proporre una testimonianza di don Luigi Mosconi, collaboratore presso la nostra Comunità pastorale, che questa estate è ritornato in Brasile per alcuni mesi.
Ecco il suo racconto di questa sua esperienza missionaria (che conoscendo don Luigi non sarà di certo l’ultima).
La gioia di essere Missionari laici
Sollecitato, nei mesi scorsi di luglio e agosto, sono stato nella Amazzonia Brasiliana e dintorni per attendere a incontri formativi, soprattutto per laici missionari, realizzati in una decina di luoghi. Erano persone che nella maggioranza già conoscevo. È stato bello reincontrarci, scambiare esperienze, contare gioie e difficoltà e insieme sognare un futuro migliore che crediamo ancora possibile. In tutto sono stati oltre un migliaio, tra giovani, adulti e anziani, legati a una quindicina di diocesi.
È stato bello sentirli raccontare esperienze. Alcuni invitati in altri posti per orientare a loro volta incontri formativi. Percorrono tanti viaggi in corriera, anche a lunghe distanze; vari sono aiutati nella spesa dei viaggi, perché quello che guadagnano è sufficiente solo per le spese in famiglia. E fanno questo servizio con tanta buona volontà. Mi facevano ricordare tanti altri, incontrati in altri paesi, specialmente tra i campesinos indigeni del Guatemala. Si accontentano del minimo necessario con piccoli terreni sufficienti per piantare melica, fagioli, verdura. Vari di loro dedicano la domenica al visitare piccole comunità, al portare la comunione a persone anziane, utilizzando borse piccole che chiamano ‘el morral sagrado’.
E sono persone coscienti sui problemi sociali, politici, economici. Tanti impegnati in organizzazioni popolari. A chi chiedeva motivazioni per questo bel servizio, era bello ascoltare testimonianze di convinzioni profonde, nate dalla sequela di Gesù di Nazareth e dal progetto di far crescere la proposta del Regno di Dio nella storia, considerata la miglior buona notizia per tutta la umanità. Credo proprio che una nuova storia è possibile quando passa per questi cammini. Per i loro viaggi ho consegnato le offerte ricevute in occasione della cittadinanza onoraria attribuitami dal sindaco e amministrazione comunale di Castel San Giovanni, il 17 marzo scorso.
Don Luigi Mosconi