Cambio della guardia tra seminaristi: il saluto a don Gianni, il benvenuto a Ivan
di Redazione Sito ·
di Elletì – 07 Ottobre 2024
Essere un “sacerdote secondo il cuore di Dio”, questo l’augurio fatto quasi preghiera che la nostra Comunità, attraverso la voce del parroco don Mauro Tramelli, ha espresso al seminarista Giovanni Calandriello in occasione della Santa Messa festiva delle ore undici di ieri, domenica 6 ottobre.
O meglio, a voler essere proprio precisi, tale augurio è stato rivolto a don Giovanni… eh sì, siamo lieti di chiamarlo con questo titolo, perché Gianni, fresco di ordinazione diaconale nella sua terra natia, è venuto ancora una volta a Pontenure per salutare la Comunità e i tanti amici che lascia nel nostro paese al termine del suo servizio presso la nostra Parrocchia.
Un servizio generoso e appassionato il suo, che profuma dell’eterna giovinezza del Vangelo, un servizio durato ben tre anni, peraltro non certo facili. Il legame tra Gianni e Pontenure era iniziato nell’autunno del 2021, quando ancora era viva l’emergenza Covid, ma le difficoltà non hanno di certo intimidito il nostro novello diacono, che si è subito immerso con naturalezza nella nostra realtà parrocchiale e tra di noi, come lui stesso non manca di ricordare, ha quasi trovato una seconda casa.
Tanta acqua è passata sotto al ponte del Nure da quei giorni lontani, e tante sono le esperienze vissute da Gianni nei più diversi ambiti parrocchiali. Eh già perché nel suo periodo pontenurese Gianni ha potuto tastare con mano tante e diverse “sfumature” della vita parrocchiale “in quel di Pontnur”: dalla cura della liturgia, fonte e culmine della vita della Chiesa, all’insegnamento del catechismo, fucina dei nuovi cristiani, dalla preghiera carismatica alle esperienze vissute in compagnia degli scout, dalle attività serali con i ragazzi delle superiori alle celebrazioni con i nonnini della Casa di riposo “Parenti” o presso la piccola realtà parrocchiale di Muradello, senza dimenticare tutte le tombolate e i pranzi ai quali ha volentieri offerto il suo braccio.
Un’esperienza senza dubbio intensa quella vissuta da Gianni in questi tre anni, come ha ricordato lui stesso con un poco di emozione, rivolgendo al termine della Messa un ringraziamento sentito e spontaneo al nostro parroco e a tutte le persone che hanno incrociato il suo cammino in questo suo periodo pontenurese.
Un discorso il suo fatto non solo di parole, ma anche di tante emozioni e di promesse pronunziate diremmo quasi “urbi et orbi”, di quelle impegnative pertanto, divenute così rare di questi tempi. Da parte di Gianni è venuta infatti la solenne assicurazione di tornare presto a Pontenure per celebrare anche qui da noi la Santa Messa, quando – tra un anno circa – sarà stato finalmente ordinato sacerdote, coronando così una chiamata che lo ha strappato al mondo per associarlo per sempre a Cristo.
Al termine della celebrazione eucaristica, in cui il nostro Gianni ha indossato per la prima volta a Pontenure i caratteristici paramenti diaconali, la dalmatica e la stola portata di traverso, un piccolo gruppetto di amici di tutte le età, espressione di una più ampia platea di persone che gli vogliono bene, gli si è radunata attorno per fargli la festa… no, niente cattivi pensieri: per consegnargli un regalo d’addio.
E così da scatole e scatoline, scatoloni e scatolette, son presto sbucati fuori degli eleganti paramenti che saranno molto utili, lo speriamo, a Gianni nel suo ministero, degli interessanti libri per nutrire la mente e con essa anche l’anima, oltre a qualche “golosità”, quel tanto che basta per rendere un poco più dolci le nottate al Collegio “Alberoni”.
Per un seminarista che ci lascia, quest’anno Gianni è stato infatti destinato a collaborare nel servizio pastorale presso le parrocchie site nel comune di Rivalta guidate da mons. Giuseppe Busani, un nuovo seminarista dell'”Alberoni” è arrivato a Pontenure per dar manforte all’ormai “veterano” Robert, originario del Congo. Il “rinforzo” in questione si chiama Ivan Vasjukov ed è originario della Transcarpazia, una regione posta all’estremo occidente dell’Ucraina, un paese purtroppo molto noto alle cronache di questi ultimi anni per le tristi vicende belliche. Anche Ivan studia presso il Collegio “Alberoni” e presto avremo senz’altro modo di conoscerlo meglio, magari proprio su questo spazio virtuale che, tra mille imperfezioni ma con molta buona volontà, cerca di raccontare un poco della Parrocchia e di chi ne è protagonista, ossia un poco di tutti noi.
Quello di Ivan, che durante la celebrazione di ieri ha sperimentato il suo “battesimo del fuoco” nella nostra realtà parrocchiale, è un nuovo e inatteso dono del Signore alla nostra Comunità, un dono che ci aiuta ad apprezzare sempre di più la multiforme bellezza della Chiesa, che è Cattolica proprio perché universale.
Arrivederci dunque Gianni (non scordiamo la promessa!), benvenuto Ivan! Che il Signore vi accompagni entrambi.