Natale del Signore 2024: nelle Messe del giorno rivive la gioia della nascita del Salvatore
di Redazione Sito ·
di Tielle – 26 Dicembre 2024
Oltre che nella solenne celebrazione eucaristica intercomunitaria della mezzanotte, anche nelle Sante Messe celebrate nella giornata di ieri, mercoledì 25 dicembre, nella chiesa parrocchiale di Pontenure si è rivissuta la gioia grande che abbiamo già provato e sperimentato nella notte di Natale, quando come i pastori più di duemila anni, fa abbiamo accolto il lieto annuncio degli angeli che cantavano la gloria a Dio e la pace per gli uomini.
Durante la Santa Messa delle ore nove e trenta è risuonato il Prologo del Vangelo secondo Giovanni, nelle cui poche righe, cariche di teologia e simbolismo, è riassunto, quasi come con abili pennellate, tutto il quarto evangelo.
In esso subito ci viene ricordata una delle grandi convinzioni della nostra fede: Gesù è entrato nel tempo e nella storia, si è fatto carne, per salvarci, è questa la chiave di volta che apre alla comprensione di tutto ciò che Egli predica e opera. Contemplando Cristo come credenti non possiamo fare a meno di considerare la sorte dell’universo, il senso della creazione e il destino dell’umanità tutta. In Gesù non possiamo non vedere la Parola venuta a compiere le promesse dei profeti, a rinnovare la creazione, a stabilire una nuova ed eterna alleanza, in cui l’infinito amore della Grazia supera il rigore della Legge.
Ricordando cosa significhi celebrare davvero e con piena consapevolezza il Natale, il nostro parroco don Mauro Tramelli nella sua omelia ha ricordato che dobbiamo essere “un popolo che diventa lui stesso luce e così illumina il mondo, questo è celebrare il Natale”. Ha detto ancora don Mauro: “Il Papa questa notte ha aperto una porta per dirci che non siamo mai esclusi dall’amore di Dio, che il mestiere di Dio è essere misericordia e se scopro che Dio è misericordia, ed è amore donato gratuitamente, allora anche io posso vestire l’abito della speranza”.
Al termine della celebrazione eucaristica, resa ancora più solenne dai canti del Coro “La Tore”, accompagnati e sostenuti dall’organo suonato dalla maestra e direttrice Paola Valla, in tanti, come vuole la tradizione, si sono accostati alla statuetta di Gesù Bambino per rendergli omaggio e hanno ammirato il bel presepe in stile popolare che abbellisce anche quest’anno la nostra chiesa.