Una vestina tutta nuova per il Bambino di Praga di Muradello
di Redazione Sito ·
di Luca T. – 10 Dicembre 2024
È piccola – come la sua deliziosa chiesetta – ma sempre ricca di creatività e iniziative la Comunità parrocchiale di Muradello. Una delle più interessanti, almeno a giudizio di chi scrive, era stata lanciata nel settembre scorso, in occasione della tradizionale festa in onore del Santo Bambino di Praga che da molti anni è uno dei principali appuntamenti che animano la vita della minuscola frazione.
Un concorso per realizzare un nuovo abito per la statua del Bambino di Praga conservata a Muradello, questa la simpatica idea balenata nelle vivaci menti di Sonia Esposito e delle sorelle Elena e Simona Tinelli. Una proposta che ha subito ricevuto la benedizione del parroco, don Mauro Tramelli, e di don Luigi Mosconi, che ogni domenica a Muradello celebra la Santa Messa.
Ci racconta a questo riguardo Elena Tinelli: «L’idea del concorso ci è sembrata subito fantastica perchè ci dava l’opportunità unica di valorizzare la statua di Gesù Bambino che, complice la festa che si svolge ogni terza domenica di settembre, è da sempre è uno dei simboli della nostra piccola chiesa e allo stesso tempo di rafforzare lo spirito di comunità della nostra parrocchia. Inoltre anche il lato creativo del concorso ci è sembrato originale, in quanto nessun materiale era escluso dall’utilizzo».
Tanti erano coloro che si erano proposti di partecipare alla bella iniziativa, che aveva tra l’altro in palio per il vincitore anche un soggiorno vacanza, ma alla fine – chi per una ragione, chi per l’altra – quasi tutti hanno dato buca, a parte un’unica persona che, con tenacia e pazienza, è riuscita a dare forma concreta ai buoni propositi. In effetti ci vuole una certa dose di coraggio, tanta passione, buona volontà e anche un pizzico di fede, che sempre accompagna le cose buone, per accettare certe “sfide”, forse tutt’altro che eccezionali, ma che – in qualche qual modo – sembrano scoraggiare i più.
Lo sa bene una parrocchiana di Pontenure, la signora Luana Bergamaschi, unica partecipante e pertanto vincitrice del concorso, premiata qualche settimana fa dal sindaco di Pontenure Giuseppe Carini. Non appena ricevuta la notizia che la statua del Bambino di Praga aveva bisogno di una nuova vestina, la signora Luana non si è fatta ripetere l’invito due volte! E così, agguantati ago e ditale, preparato con cura tutto il necessario, la signora Luana, operatrice presso la Casa di riposo “Parenti”, ha cominciato a tagliare e cucire, sbordare e rifinire, fino a quando la vestina non ha assunto l’aspetto desiderato.
A sostenerla e accompagnarla nell’impresa, tutta intesa alla maggior gloria di Dio, come si diceva in tempi ormai lontani, l’insostituibile incoraggiamento e gli assennati consigli di alcune nonnine del nostro Ricovero, che hanno supervisionato con grande attenzione ogni passo del suo lavoro. Forse non tutti lo ricordano, ma è una tradizione assai antica quella di vestire le statue. Basti pensare che qui da noi a Pontenure la statua più antica di cui si abbia notizia, che rappresentava la Beata Vergine, arrivò sul finire del 1500 e altro non era che una specie di manichino, che veniva abbigliato secondo l’occasione con tuniche, vesti, manti e preziosi gioielli.
Ci ha raccontato Luana a riguardo del suo piccolo capolavoro sartoriale: «Quando don Luigi e Luca alla Santa Messa alla Casa di riposo mi hanno raccontato di questo concorso, ho pensato tra me: “Perché non provare?” Detto, fatto! Ho chiesto a Liliana, Anna, Teresa e Germana, le mie Evergreen del ricovero che si intendono un poco di cucito cosa ne pensavano e loro mi hanno subito detto di partecipare. Loro mi avrebbero supportato con consigli e un poco di aiuto pratico vista l’età… Così è iniziata quest’avventura col Bambino Gesù di Praga, che ci ha coinvolto spiritualmente e materialmente: un’esperienza felice da continuare…»
È verde il tessuto scelto da Luana per confezionare la sua bella vestina, verde come il colore del Tempo ordinario… Antichi ricordi da “ciarghein“, riportano alla memoria di chi scrive il rosso, il viola, il bianco, il rosa e perfino azzurro, i colori dei tempi e dei paramenti liturgici utilizzati dalla Chiesa nella sua liturgia… chissà che presto la vestina verde non abbia delle altre graziose compagne fatte da mani abili e generose! Noi, sprovvisti di tali capacità, non possiamo far altro che augurarcelo, fortunatamente al resto provvederà il buon Dio!