1° Gennaio 2025: il nuovo anno inizia nel segno di Maria Santissima
di Redazione Sito ·
di Luca T. – 05 Gennaio 2025
Trascorsa la grande solennità del Natale del Signore, la Chiesa nel primo giorno dell’anno civile ha celebrato un’altra grande festa. Attraverso di essa ci invita a riflettere sulla figura di Maria Santissima, Madre di Dio, Theotókos come venne riconosciuta nel terzo grande concilio ecumenico della cristianità, quello di Efeso (anno 431). Stretto è il legame di questa solennità mariana con il Natale: non a caso proprio il 1° gennaio si conclude l’Ottava del Natale, ossia gli otto giorni in cui, proprio come a Pasqua, la Chiesa ne celebra nella liturgia il divino mistero.
Prima della riforma liturgica, in ricordo del rito compiuto otto giorni dopo la nascita di Gesù, veniva proclamato il Vangelo della circoncisione, che dava il nome a questa festa che inaugurava l’anno nuovo. Proprio in quell’occasione, quando fu presentato al Tempio come prescriveva la legge, al Signore fu imposto il nome di Gesù, ossia «Dio salva», come era stato chiamato dall’Angelo che visitò Maria (Luca 2,21).
Ed è proprio nel nome di Maria Santissima, madre di Dio e madre degli uomini, che per volontà del santo pontefice Paolo VI dal 1967 la Chiesa celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della pace. Pace, una parola che al presente ci appare sempre più irreale e quasi impossibile, in un pianeta lacerato come non mai dalla guerra e dalla brutalità, non solo fra popoli e nazioni ma fra gli stessi individui, che sembrano aver ormai dimenticato la fratellanza che tutti ci unisce.
La pace, in senso biblico, è il dono messianico per eccellenza, è la salvezza portata da Gesù, è la nostra riconciliazione e pacificazione con Dio. La pace è anche un valore umano da realizzare sul piano sociale e politico, ma affonda le sue radici nel mistero di Cristo e si fonda sulla verità, sulla giustizia, sull’amore e sulla libertà. Mai potrà realizzarsi ed essere durevole, e davvero efficace, se gli sforzi dell’uomo per costruirla non saranno basati su questi pilastri.
Anche la nostra comunità parrocchiale, nella Sante Messa prefestiva del 31 dicembre e in quelle del giorno successivo, mercoledì 1° gennaio, ha celebrato questa grande festa mariana ancora avvolta dal clima gioioso e luminoso del Natale. Durante la celebrazione dell’ultimo giorno dell’anno i cantori del Coro “La Torre” hanno intonato il solenne canto del Te Deum, composto da un grande pastore, Sant’Ambrogio di Milano, per ringraziare al Signore per tutte le grazie concesse alla nostra comunità nell’anno appena trascorso.
Nel giorno successivo, attraverso la recita del Veni Creator, è stata invece invocata l’assistenza dello Spirito Santo, verso il quale è salita la supplica di guidarci e custodirci nell’anno 2025 che ha appena avuto inizio, per essere coraggiosi costruttori di pace e degni testimoni di quel Dio che per noi si è fatto carne fino a donare la Sua vita col sacrificio della Croce.