Epifania del Signore: la celebrazione con i bimbi battezzati nel 2024 e le loro famiglie
di Redazione Sito ·
di Luca T. – 07 Gennaio 2025
La profonda gioia recata a tutti noi dal Natale si è respirata a Pontenure anche nella mattinata di ieri, lunedì 6 gennaio. Nel giorno dell’Epifania del Signore, la nostra chiesa ha ospitato fra le sue navate tanti giovani genitori e assieme a loro alcuni dei ventotto bambini nati alla fede – attraverso il sacramento del Battesimo – nella nostra Comunità pastorale durante l’anno 2024 che si è appena concluso.
Per tutti questi piccoli, che si affacciano alla grande storia che è la vita, abbiamo pregato in modo particolare durante la Santa Messa, affinché il Signore Altissimo li protegga, li custodisca e li accompagni sempre nel loro cammino. Questi i loro nomi: Matilde, Agata, Matilde Carolina, Gabriele, Marvella, Maria Sole, Livia, Isabel, Elis Amber, Natan, Marcello, Maurizio, Emily, Desiree, Leonardo, Antonio, Loris, Amelia, Mirko Franco, Ludovica, Mattia, Cecilia Sole, Edoardo, Samuele, Lorenzo, Christian, Rebecca, Lucas.
Durante la celebrazione eucaristica nessun ingresso in pompa magna per i Re Magi, una bella tradizione che risale al lontano Duemila, fortemente voluta da don Angelo Cavanna, e da allora rinnovatasi con puntualità ogni anno. Forse quest’anno i Magi avranno passato quelle che la stampa ormai definisce come “le vacanze della Befana” in qualche meta esotica, magari sulle calde coste del golfo Persico, o forse avranno sbagliato qualche svolta lungo la via o ancora avranno programmato male il navigatore… a ben pensarci anche le stelle sembrano brillare meno luminose di un tempo, con tutte le luci artificiali che ammorbano il cielo notturno. E d’altronde è assai facile perdere l’orientamento oggidì, quando troppe luci, troppe voci, troppi clamori non fanno altro che bombardare di continuo la mente dell’uomo e ghermire il suo cuore, con i loro multiformi richiami e le loro mille seduzioni. È facile perdersi oggi, fin troppo facile.
Tutto è grazia, però… proprio l’assenza dei Re Magi e dei loro costumi sfavillanti, ha conferito alla liturgia – celebrata dal nostro parroco don Mauro Tramelli – un’essenzialità che ha contribuito a immergere i fedeli presenti ancora più profondamente nel mistero di questa grande solennità in cui la Chiesa celebra tre diverse manifestazioni del Signore Gesù: l’adorazione dei Magi, inanzittuto, ma anche il battesimo al Giordano e il primo miracolo operato a Cana.
Il Vangelo di Matteo ci ha parlato della stella che ha guidato i Magi fino all’incontro con il Re che essi cercavano così ardentemente… C’è in ogni persona un desiderio profondo, radicato, inestinguibile, di verità, di bellezza, di bontà, di senso, in una parola di beatitudine, che niente nell’universo è in grado di soddisfare se non Colui che tutto ha creato al principio del tempo. L’uomo è così chiamato dal suo stesso desiderio a farsi cercatore di Dio. Come quei re sapienti provenienti da terre lontane, ciascuno di noi sa bene di dover sempre seguire nella propria esistenza quella “stella speciale”, che brilla di una luce che mai non si spegne. Se sapremo seguirla con fedeltà essa ci condurrà, come più di duemila anni fa fece con i Magi e la loro infinita carovana di cammelli e servitori, fino all’incontro con Cristo, l’Astro che sorge, lo splendore della Luce eterna, il Sole di giustizia.
“Serbati all’amor, nati alla scola delle celesti cose”, come scriveva il Manzoni, guidati dal Vangelo, corroborati dai Sacramenti, come cristiani siamo continuamente spronati a metterci in cammino con coraggio, fiducia, affidamento, addirittura prima ancora di vedere spuntare nel cielo la “Sua stella”, come invitava a fare un grande santo dei primi secoli, Giovanni Crisostomo. Attraverso la grande festa dell’Epifania, che celebra la manifestazione del Signore a tutti i popoli della terra, la Chiesa ci ricorda che quel Bambino, contemplato dai Magi sulle ginocchia della Madre, altri non è che il compimento delle promesse dei profeti e la risposta alle attese degli umili, delle speranze di tutti i giusti che attendevano il Salvatore.
È quel Bambino la luce del mondo, il Principe della pace, la via per il Regno, la verità di chi brama la vera conoscenza, la vita eterna di chi rinasce in Cristo. A noi il compito, a dire il vero non certo facile, di adorarLo, seguirLo e testimoniarLo con la nostra vita. Ma nulla è impossibile a Dio, come ben sanno i Magi, che a Lui si sono abbandonati con la sapienza del cuore.