I Re Magi, di ritorno, deviano a Muradello… tra benedizioni e saluti
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Cinzia Bianchi Rancati – 08 Febbraio 2025
La piccola comunità di Muradello ha ricevuto domenica 2 febbraio un triplice dono, una specie di ‘bis’ dai Re Magi che, alleggeriti dell’oro, incenso e mirra, cambiando strada, hanno allungato un bel po’ la via del ritorno… facendoci festeggiare contemporaneamente la Candelora, San Biagio e il saluto di don Jean de Dieux, che ha trovato il tempo per concelebrare la Messa con don Luigi Mosconi, prima della sua ripartenza per il Congo.
Due sacerdoti accomunati dalla stessa Vocazione, la Missione, che poi in realtà è la vocazione di ognuno di noi e che si esprime nel ricercare, nella vita, la presenza di ‘Qualcosa’ che ci supera e che ci guida, a partire dai piccoli gesti quotidiani.
Due sacerdoti che nel raccontarci la loro esperienza, ci mettono di fronte alle nostre responsabilità verso un mondo che a parole predica l’uguaglianza ma nel concreto favorisce l’ingiustizia.
E Muradello è una comunitìà semplice, che ha a cuore la povertà materiale e spirituale delle persone e nel suo piccolo prova a non rimanere indifferente.
La benedizione e l’accensione iniziale delle candele creano uno sfondo di calore e di luce, su cui i sacerdoti imprimono parole di Pace per tutta l’umanità, lacerata in piu parti del mondo da guerre, fame e contraddizioni…
Dispiace quasi al termine della Celebrazione, dopo la Benedizione della gola, festeggiare con il consueto caffe accompagnato per l’occasione da deliziose crepes, che in Francia, per tradizione dal V secolo, i monaci e i contadini preparano per la Candelora con l’eccedenza della farina dell’anno, distribuendoli in passato ai pellegrini in arrivo da Roma e ora a tutta la gente. Con la loro forma tondeggiante richiamano il sole… e la luce, simbolo di Cristo che illumina le genti.
Muradello ringrazia di tutto Cuore don Jean de Dieux per l’amicizia e l’affetto di questi anni, che ci hanno accompagnato anche durante la sua permanenza in Congo.
E a don Luigi, che a breve partirà per la sua ennesima Missione in America Latina, tutta la Comunità chiede di tornare presto, perchè anche qui i laici hanno tanto bisogno di essere formati.